Grave ragazzo incastrato sotto il treno

Un giovane brasiliano è gravemente ferito dopo un incidente ferroviario a Saronno. Le sue gambe sono coinvolte, ma non è in pericolo di vita. La dinamica dell'incidente è ancora da chiarire. Autorità e soccorritori sono intervenuti prontamente. Non si ipotizza un gesto autolesionistico. È il secondo incidente grave nella stazione di Saronno negli ultimi mesi.

Grave ragazzo incastrato sotto il treno

Grave ragazzo incastrato sotto il treno

È ancora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Legnano il ventitreeenne di origine brasiliana che nella notte tra mercoledì e giovedì febbraio è stato vittima di un drammatico incidente allo scalo ferroviario di piazza Saronno. Il ragazzo non sarebbe in pericolo di vita ma avrebbe riportato importanti lesioni alle gambe. Al momento non è stata ricostruita la dinamica dell’incidente. La certezza è che intorno a mezzanotte il ragazzo si è ritrovato con le gambe bloccate sotto il treno. I primi ad arrivare sul posto sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Saronno che hanno collaborato con il personale sanitario. I soccorritori dell’ambulanza della Croce Azzurra di Rovellasca e dell’auto infermieristica di Saronno hanno prestato le prime cure per oltre un’ora. Prima è stato liberato dal treno e poi una volta stabilizzate le condizioni l’hanno trasferito in codice rosso all’ospedale di Legnano. Sul posto sono rimasti gli agenti della polizia ferroviaria comparto di Milano che hanno effettuato i rilievi, raccolto la testimonianza del conducente del treno e acquisito le immagini della videosorveglianza della stazione di Legnano. Al momento sembra essere esclusa l’ipotesi di un atto autolesionistico.

L’ultimo incidente in stazione a Saronno risale al mese di settembre quando una viaggiatrice era stata trascinata da un convoglio dopo essere rimasta "agganciata" con la borsa. Provvidenziale la prontezza di riflessi di capotreno e macchinista che avevano subito bloccato prima ancora che uscisse dalla stazione e prendesse velocità.

Sara Giudici