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Varese, funerale di Giuseppe Zamberletti. Delpini: "Ha curato le ferite del'umanità"

Presenti le più alte cariche istituzionali, la 'sua' Protezione civile ma anche tanti cittadini. Corposa delegazione dal Friuli

I funerali di Giuseppe Zamberletti nella basilica di San Vittore a Varese (Ansa)

Varese, 29 gennaio 2019 - Le più alte cariche istituzionali fra i quali il premier Giuseppe Conte, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il governatore lombardo Attilio Fontana, gli uomini della 'sua' Protezione civile, guidati dal capo dipartimento Angelo Borrelli, ma anche tanti cittadini comuni che non hanno voluto mancare all'ultimo saluto a uno degli uomini politici più amati e apprezzatti del territorio. A Varese, nella basilica di San Vittore, l'arcivescovo di Milano Mario Delpini ha celebrato i funerali di Giuseppe Zamberletti, parlamentare di lungo corso e 'padre' della Protezione Civile, morto sabato scorso all'età di 85 anni. "Noi siamo qui a tributare il nostro omaggio, a esprimere la nostra gratitudine, a condividere una preghiera per un uomo che si è curato delle ferite dell'umanità", ha detto monsignor Delpini in apertura delle celebrazioni.

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LA CERIMONIA - Durante la cerimonia, sopra il feretro sono state appoggiata la bandiera e una maglietta della Protezione civile e proprio il capo della stessa Protezione civile, Angelo Borrelli, è stato l'unico insieme a monsignor Delpini a prendere la parola per ricordare Zamberletti. "Perdiamo un padre nobile - ha detto - un uomo giusto che ha saputo unire anche nelle difficoltà e nelle emergenze. Noi tutti perdiamo il nostro padre fondatore e la nostra guida per oltre 40 anni. Porteremo avanti la sua eredità e il suo insegnamento. Ci mancherai molto e vivrai sempre nei nostri cuori". Toccante e profonda l'omelia di monsignor Delpini.  "L'onorevole Zamberletti resta identificato con la Protezione civile, un modello organizzativo di alta qualità e di ideali affascinanti - ha detto l'arcivescovo ambrosiano - ma in questo ultimo saluto lo sentiamo non solo un benemerito del passato, ma un discepolo che ha seguito Gesù e ha imparato e ha insegnato che sulle ferite umane si devono chinare gli uomini e che in questo prendersi cura degli altri, dei fratelli feriti e tribolati, diventiamo uomini migliori e il meglio di noi stessi diventa motivo di speranza per l'umanità, come se, in qualche modo, anche dalle ferite della storia escano sangue e acqua, una vita nuova". I funerali si sono conclusi dopo poco più di un'ora e ad accompagnare il feretro all'uscita dalla chiesa, oltre ai familiari, c'era il presidente Sergio Mattarella assieme alle altre autorità presenti. Dalla folla in piazza è partito un applauso all'indirizzo del feretro. Il feretro di Giuseppe Zamberletti è stato quindi portato al cimitero del Sacro Monte di Varese dove verrà sepolto nella tomba di famiglia.

IL CORDOGLIO - Il capo dipartimento della Prociv, Angelo Borrelli, ha rilasciato parole di grande elogio nei confronti di Zamberletti: "L'eredità più importante che lascia è quella di aver messo in piedi questo sistema che rimarrà in eterno. Questo sistema può solo migliorare, il suo modello organizzativo é di esempio per l'Unione europea tanto che ha istituito la protezione civile europea a immagine e somiglianza della protezione civile italiana, della sua organizzazione". "Zamberletti è stato la rappresentazione tipica dello spirito lombardo- ha commetato invece il governatore Fontana - di chi si rimbocca le maniche e non si piange mai addosso e affronta tutti i problemi con la massima logica. Era sempre sorridente". Il Consiglio regionale della Lombardia ha osservato questa mattina un minuto di silenzio in memoria di Zamberletti.