Gioco d’azzardo, il Tar dà ragione al sindaco: a Lavena Ponte Tresa le macchinette restano spente

Respinto il ricorso di un gestore contro le limitazioni orarie introdotto da un’ordinanza comunale

Uno scorcio di Lavena Ponte Tresa

Uno scorcio di Lavena Ponte Tresa

Lavena Ponte Tresa (Varese) –Il Tar dà ragione all’amministrazione comunale di Lavena Ponte Tresa, guidata dal sindaco Massimo Mastromarino, in merito all’ordinanza comunale che ha introdotto lo spegnimento delle macchinette del gioco d’azzardo dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21.

Il Tar per la Lombardia ha ritenuto infondato il ricorso presentato da un gestore che chiedeva l’abolizione della limitazione degli orari. “L’intento sotteso all’ordinanza sindacale impugnata è quello di prevenire una malattia sociale (la ludopatia) che ingenera dipendenza, ponendo un limite temporale all’uso degli apparecchi automatici del gioco d’azzardo lecito, riducendo gli orari di esercizio delle attività e di funzionamento degli apparecchi medesimi», si legge nella sentenza. Grande soddisfazione da parte del primo cittadino.