"Garantiremo la sicurezza dei dipendenti dell’Anagrafe"

Busto Arsizio, dopo l’ultima aggressione caccia a soluzioni e il sindacato Adl chiede un presidio fisso

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Busto Arsizio (Varese) - Garantire più sicurezza ai dipendenti e ai cittadini all’Anagrafe, l’assessore al Personale Mario Cislaghi sta lavorando su alcune soluzioni dopo l’aggressione ad un impiegato da parte di una donna, tossicodipendente e con problemi psichiatrici, avvenuta nei giorni scorsi allo sportello in via Fratelli d’Italia. L’episodio ha suscitato allarme e ha riportato l’attenzione sulla necessità di tutelare maggiormente il personale a diretto contatto con i cittadini a fronte di casi di intemperanze nei confronti degli addetti che purtroppo non sono sporadici. Il sindacato Adl chiede un presidio fisso con due agenti della Polizia locale, "la loro presenza sarebbe un deterrente contro chi alza la voce o peggio le mani nei confronti del personale" sottolinea l’esponente sindacale Fausto Sartorato. Da parte sua l’assessore fa sapere: "Il problema preoccupa e va risolto, ci stiamo attivando per garantire più sicurezza, anche in vista dei maggiori controlli antiCovid richiesti, ci sono difficoltà a ricorrere alla Polizia locale con un presidio fisso, ci si deve confrontare con le risorse in organico, quindi stiamo valutando altre soluzioni, praticabili, coinvolgendo i volontari della Protezione civile e i carabinieri in congedo".

Ma c’è un altro obiettivo a cui guarda Cislaghi, si tratta di evitare per quanto possibile code e attese all’anagrafe, che in qualche caso creano tensione tra i cittadini, l’alternativa è rivolgersi per la richiesta di certificati anagrafici alle tabaccherie e alle edicole che hanno attivato il servizio. " Sono una ventina gli esercizi coinvolti – conclude l’assessore – diffonderemo un vademecum con le istruzioni per far conoscere meglio questo servizio".