Gallarate, 10 settembre 2024 – Licenza sospesa a quattro sale slot del Varesotto, nei comuni di Gallarate, Arsago Seprio e Somma Lombardo; denunciati i titolari. L’attività svolta dalla Guardia di Finanza di Gallarate ha avuto inizio con lo sviluppo di un più ampio piano diramato dal Comando Provinciale di Varese e teso a verificare il rispetto delle normative antiriciclaggio e del gioco da parte delle sale slot/vlt anche a tutela dei giocatori e a contrasto della ludopatia.
Infatti, sulla scorta degli ultimi dati sul gioco legale in Italia, pubblicati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel 2019, emerge come nella provincia di Varese, in un solo anno, siano stati giocati oltre un miliardo di euro, pari a circa il 10 per cento delle giocate di tutta la Lombardia. Nel medesimo report, inoltre, emerge come solamente nei tre Comuni dove sono stati eseguiti i controlli siano stati giocati oltre 150 milioni di euro in un singolo anno nonostante la popolazione complessiva sia di circa 75.000 abitanti.
In particolare, l’attività svolta dai finanzieri si è concentrata sulle modalità di utilizzo del pos e dell’operatività delle macchine da gioco. È stata verificata infatti la messa in funzione di alcuni apparecchi da intrattenimento, in violazione delle limitazioni orarie dei sindaci che dispongono lo spegnimento degli apparecchi da intrattenimento, nelle fasce orarie protette, con l’intento prioritario di ridurre la ludopatia. Pertanto sono scattati numerosi controlli da cui è emerso che gli esercenti delle attività sanzionate, tutti stranieri, permettevano ai giocatori di effettuare fittizi pagamenti di consumazioni tramite pos al fine di ottenere dall’esercente il denaro contante necessario per continuare a giocare senza interruzioni.
Complessivamente sono state quantificate operazioni di finanziamento illegittimo nell’arco di un biennio per circa 7 milioni. Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio i quattro rappresentanti legali delle sale scommesse per abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento e, previo nulla osta dell’autorità giudiziaria, segnalati all’autorità di pubblica sicurezza e alla direzione provinciale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Varese ai fini della revoca delle quattro licenze, in ragione della gravità dei fatti contestati.