
Il summit in Prefettura tra autorità italiane e svizzere per parlare del centro migranti
Luino (Varese) – Autorità italiane e svizzere intorno a un tavolo per discutere della collocazione di un centro di accoglienza migranti presso l’ex caserma dei Carabinieri di Fornasette, nel territorio comunale di Luino ma a poca distanza dalla dogana con il Comune di Tresa in Canton Ticino.
Il prefetto Salvatore Pasquariello ha convocato istituzioni e forze dell’ordine per fare il punto sul tema dopo che la notizia dell’arrivo del centro migranti aveva sollevato timori su entrambi i lati del confine. Al termine del summit è stato spiegato che una decisione finale non è ancora stata presa: sarà un gruppo di lavoro apposito a definire la destinazione della struttura. Ne faranno parte la stessa Prefettura, il Canton Ticino e i due Comuni. “Se il progetto andrà avanti ci sono già gli impegni dell’amministrazione, della ditta che si è aggiudicata la gara e quindi dovrà gestire il Cas e della società civile di Luino per integrare queste persone”, ha spiegato il prefetto. “La prima destinazione possibile è questa, poi si vedrà: se arrivano delle alternative questa destinazione può essere mutata in altra. Stiamo lavorando perché ci sia un’accettazione condivisa delle delle scelte che stiamo facendo, dove possibile”.
Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni del Canton Ticino, ha sottolineato che si tratterebbe di un centro di piccole dimensioni, che ospiterebbe al massimo 16 persone. Una novità che in parte rassicura le autorità elvetiche, che sottolineano però l’importanza di tutelare la sicurezza. “La partecipazione al tavolo di discussione di tutte le forze dell’ordine - ha aggiunto - ha permesso di avere questo chiaro messaggio: c’è preoccupazione lungo la fascia di confine, in particolar modo la popolazione di Tresa”.
L’onorevole Andrea Pellicini, che è anche consigliere di opposizione a Luino, ha espresso forte contrarietà. “Stiamo lottando con tutte le nostre forze contro lo spaccio nei boschi e non possiamo uscire anche come messaggio con una ex caserma dei Carabinieri destinata all’accoglienza dei migranti”. Risposta del sindaco Enrico Bianchi: “Il prefetto ha chiarito la situazione, siamo pronti a fare la nostra parte”.