Folla, commozione e poesie per l’ultimo saluto a Luciana Zaro

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La chiesa dei Santi Nazzaro e Celso nel rione di Arnate a Gallarate ieri pomeriggio non è riuscita a contenere tutte le persone presenti ai funerali di Luciana "Treccia" Zaro, la commerciante, anima di tante iniziative culturali in città, che il 24 giugno ha perso la vita nell’incendio della sua abitazione. In tanti hanno voluto darle l’ultimo abbraccio, colmo di affetto e gratitudine per quello che Luciana Zaro è stata, "una persona straordinaria" come ha detto l’amico poeta Silvio Raffo, e per quello che ha donato alla città con il suo impegno, con l’amore per gli altri. E l’amore e la carità sono stati il filo conduttore delle tre letture scelte per il rito funebre. Ha sottolineato durante l’omelia don Mauro Taverna commentandole "La carità è amore, sono certo che Luciana ci chiederebbe questo, vorrebbe che nessuno di noi tornasse alla propria casa dopo averle dato l’ultimo saluto senza portare a compimento questo esercizio: essere operatore, costruttore di carità e amore". Da don Mauro un pensiero anche per don Alberto Dell’Orto, scomparso due anni fa, con il quale Luciana Zaro ha a lungo collaborato al Teatro delle Arti, "Ora attende insieme ai suoi cari che l’hanno lasciata anche don Alberto che abbracciandola le dirà: "Ora finalmente siamo insieme per sempre". Commossi i ricordi degli amici "Hai saputo tirar fuori il meglio da ognuno di noi, sei diventata parte di ognuno di noi". Un vuoto grande quello che Luciana Zaro, entusiasta della vita, piena di energia, generosa, lascia, " ci mancherai – hanno continuato gli amici – ma da lassù continuerai ad aiutarci". L’abbraccio finale in chiesa con le parole delicate e toccanti di due poesie di Emily Dickinson recitate da Silvio Raffo, versi che sembravano dipinti proprio per Luciana, "averla come amica un calore come se il sole brillasse nella mano". Rosella Formenti