LORENZO CRESPI
Cronaca

Festival dei Mezaràt. Omaggio a Dario Fo tra memoria e futuro

Le opere dell’artista in scena a Sangiano, Luino e Leggiuno .

Torna l’evento culturale che celebra un grande protagonista del teatro come Dario Fo

Torna l’evento culturale che celebra un grande protagonista del teatro come Dario Fo

Seconda edizione per il Festival dei Mezaràt, manifestazione culturale che celebra un grande protagonista del teatro italiano e mondiale come Dario Fo e la sua compagna di vita e di arte Franca Rame. Il festival toccherà alcuni comuni della provincia di Varese: Sangiano, Luino e Leggiuno, luoghi strettamente legati alla biografia e al vissuto del premio Nobel. Con una serie di eventi che spaziano da spettacoli teatrali a letture, passando per proiezioni e incontri pubblici, la manifestazione ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale e teatrale del territorio, rafforzando il legame tra la figura di Dario Fo e la sua terra natale.

Si parte sabato 10 maggio a Sangiano in piazza Fo e Rame: alle 18.30 in programma letture teatrali da “Il paese dei Mezaràt”, per riscoprire le parole del suo libro più personale. Domenica 11 maggio alle 21 al Teatro Sociale di Luino, recentemente intitolato proprio alla coppia Fo-Rame, andrà in scena lo spettacolo di Mario Pirovano “Joan Padan a la descoverta de le Americhe”. Una delle opere più iconiche di Dario Fo, interpretata da uno dei suoi storici collaboratori.

Sabato 17 maggio si fa ritorno a Sangiano: alle 11 un incontro con Bent Holm, storico del teatro e traduttore dei testi di Fo e Rame. Mercoledì 28 maggio alle 21 al Teatro Domus di Leggiuno lo spettacolo teatrale “Coppia aperta, quasi spalancata”. La sua versione cinematografica sarà invece protagonista sabato 4 luglio alle 21 in una serata di cinema all’aperto a Villa Fantoni a Sangiano.

"Il Festival dei Mezaràt - commenta Serena Nardi, curatrice e direttore artistica - nasce dal desiderio profondo di restituire al territorio di Dario Fo un racconto autentico della sua arte e della sua umanità. Dopo il successo della prima edizione, è chiaro quanto sia forte il bisogno di cultura che parla al cuore della gente. Questo festival è un ponte tra memoria e futuro, tra il teatro popolare di Fo e la vitalità culturale delle nostre comunità".