
I controlli sul lago oggi sono garantiti da una convenzione con la Guardia di Finanza
PORTO CERESIO – Proprio come a Venezia: chi supererà i limiti di velocità con la sua imbarcazione avrà vita difficile nel Ceresio. L’Autorità di bacino vuole infatti portare in riva al Lago di Lugano un barcavelox come quelli utilizzati in laguna. E la Guardia di Finanza, già particolarmente attiva e dotata di strumenti per il monitoraggio, ha intensificato i controlli soprattutto sotto costa. Ad entrare nel dettaglio delle attività a favore della sicurezza sul lago è il direttore dell’Autorità di Bacino del Ceresio, Piano e Ghirla Maurizio Tumbiolo. A partire da quello che è un passaggio tecnico, ma che ha poi importanti ricadute concrete: un’ordinanza generale emessa lo scorso febbraio che armonizza la normativa locale con il Codice della nautica da diporto e con la Convenzione internazionale italo-svizzera. “L’obiettivo è duplice – spiega – garantire la sicurezza della navigazione e tutelare gli utenti del lago, prevenendo incidenti e scorrettezze. Sui laghi italiani, compreso il vicino Lago di Como, si sono verificati incidenti anche gravi. Non possiamo permetterci di aspettare che succeda qui: la sicurezza va costruita prima, con regole chiare e controlli efficaci”.
Il monitoraggio delle acque ad oggi avviene grazie a convenzioni con il Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza, con i conduttori della Scuola Italiana Cani di Salvataggio e con le Protezioni civili locali. “A breve estenderemo le convenzioni alla Polizia di Stato e ai Vigili del fuoco”, sottolinea il direttore. Sul fronte dei numeri il diporto è cresciuto molto negli ultimi anni: dal post-Covid si registra un +15% di targhe definitive rilasciate, circa 500 targhe turistiche solo nel 2025 e 60 targhe doganali speciali. Ci sono poi noleggi e taxi boat: ogni domanda passa dall’ufficio dell’Autorità di bacino e viene annunciata alla Gdf di Porto Ceresio.
“In questo modo è più fattibile individuare gli abusivi. La Guardia di Finanza ha già fatto controlli mirati sulla velocità, soprattutto sotto costa e stiamo valutando l’acquisto di un barcavelox come quelli usati nei canali di Venezia”. Il lago è un patrimonio senza bandiera: la collaborazione è forte con i vicini svizzeri. “Grazie a un accordo con il Canton Ticino abbiamo allungato il canale di Lavena Ponte Tresa per ridurre la velocità e le onde dannose”.