ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Emozioni e suggestioni. Opere scolpite nell’ulivo: le riflessioni di Latorre

L’artista, angerese d’adozione, ha dato forma al dolore dei tanti Calvari contemporanei "La Via Crucis di Cristo e dell’uomo" proposta alla chiesa di Sant’Alessandro e alla Soara.

L’artista, angerese d’adozione, ha dato forma al dolore dei tanti Calvari contemporanei "La Via Crucis di Cristo e dell’uomo" proposta alla chiesa di Sant’Alessandro e alla Soara.

L’artista, angerese d’adozione, ha dato forma al dolore dei tanti Calvari contemporanei "La Via Crucis di Cristo e dell’uomo" proposta alla chiesa di Sant’Alessandro e alla Soara.

Le opere di Damiano Latorre sono scolpite nel legno d’ulivo, la "materia" che l’artista, originario di Matera, ma angerese d’adozione, lavora da sempre sviluppando un percorso artistico particolarmente carico di suggestioni ed emozioni. Da ieri ad Angera, fino al 21 aprile, è proposto un viaggio nell’arte di Latorre, in cui l’opera è luogo di sosta e d’incontro con la Storia, con il presente, con se stessi e con l’Altro, occasione di riflessione spirituale, di fronte alle sculture dedicate alla Passione di Cristo e sui drammi attuali delle guerre che hanno ispirato a Latorre la Via Crucis dell’uomo, dando forma al dolore dei tanti Calvari contemporanei. L’itinerario artistico spirituale, fra tradizione e attualità, è intitolato "La Via Crucis di Cristo e dell’uomo" e propone due tappe, la Chiesa Sant’ Alessandro e la sala espositiva alla Soara, in via Dal Molin.

Nella chiesa è esposto il primo gruppo di statue in legno d’ulivo con le stazioni della Via Crucis del Nazareno e una stazione sulla Resurrezione. Alla Soara il visitatore incontra invece i drammi attuali, le opere rivelano infatti la riflessione dell’artista sulla Via Crucis dell’uomo con le sculture che si ispirano a immagini d’ attualità, è il dolore a prendere forma nel legno d’ulivo, dall’invasione russa dell’Ucraina, al massacro di Bucha, dalla tragedia dei migranti, morti in mare, come il piccolo Aylan, alla Pietà di Gaza che, spiega l’artista " è un omaggio al fotografo palestinese Salem Mohammed, in cui è ritratta Inas Abu Maammar che abbraccia la nipote, uccisa da un missile". La fotografia ha vinto il prestigioso premio World Press Photo of the Year. L’abbraccio straziante prende forma nella scultura di Latorre che plasticamente dà voce al grido di dolore per le vittime della guerra. Fino al 21 aprile è possibile visitare le due mostre, tutti i giorni, dalle 9.30 alle 12,00 e dalle 15.30 alle 19.00.

Rosella Formenti