REDAZIONE VARESE

Drone sospetto in volo sul Centro di ricerca Ue di Ispra, pm indagano per spionaggio o terrorismo

A pochi chilometri si trovano anche gli stabilimenti di Leonardo, azienda dell'aerospazio cruciale per la difesa, e il NATO Rapid Deployable Corps che ha il suo quartier generale a Solbiate Olona

La Procura di Milano indaga su un drone russo che ha sorvolato l'Ispra, sede del Joint research centre dell'Ue, sul Lago Maggiore.

La Procura di Milano indaga su un drone russo che ha sorvolato l'Ispra, sede del Joint research centre dell'Ue, sul Lago Maggiore.

Ispra (Varese), 31 marzo 2025 – La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per spionaggio politico o militare - articolo 257 del codice penale – dopo la notizia che un drone di fabbricazione russa avrebbe sorvolato cinque volte a marzo la sede dell'Ispra sul Lago Maggiore, in provincia di Varese, che ospita il Joint Research Centre della Commissione europea. A pochi chilometri si trovano anche gli stabilimenti di Leonardo, azienda dell'aerospazio cruciale per la difesa, e il NATO Rapid Deployable Corps che ha il suo quartier generale a Solbiate Olona (Varese).

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Il reato di terrorismo e spionaggio punisce “chiunque si procura, a scopo di spionaggio politico o militare, notizie che, nell'interesse della sicurezza dello Stato o, comunque, nell'interesse politico, interno o internazionale, dello Stato, debbono rimanere segrete”. Pena prevista non inferiore ai 15 anni e che arriva fino all'ergastolo “se il fatto è commesso nell'interesse di uno Stato in guerra con lo Stato italiano” o “se il fatto ha compromesso la preparazione o l'efficienza bellica dello Stato, ovvero le operazioni militari”.

Contestata anche l'aggravante della finalità di terrorismo per condotte che “possono arrecare grave danno ad un Paese o ad un'organizzazione internazionale e sono compiute allo scopo di intimidire la popolazione o costringere i poteri pubblici o un'organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto o destabilizzare o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche e sociali di un Paese o di un'organizzazione internazionale”.

Nella prima segnalazione arrivata nei giorni scorsi dal Joint research centre dell'Ue ai carabinieri si parla di cinque sorvoli in un mese e di un drone di sospetta fabbricazione russa. Già dai primi accertamenti, comunque, pare che quei sorvoli siano stati telecomandati da una distanza non eccessiva rispetto al centro di ricerca. 

Ad occuparsi dell'inchiesta, con il procuratore Marcello Viola, saranno l'aggiunto Eugenio Fusco e il pm Alessandro Gobbis. Il pool dell'Antiterrorismo, insieme a personale del Ros, si riunirà quindi nel pomeriggio in Procura per fare il punto sugli elementi a disposizione, ma anche per fare una tabella di marcia su eventuali accertamenti su una vicenda che potrebbe aver messo a rischio la sicurezza nazionale. 

Al momento non sono emersi collegamenti con un altro fascicolo del pm Gobbis, che nelle scorse settimane ha chiesto il rinvio a giudizio per due imprenditori di 34 e 60 anni titolari di una società immobiliare in Brianza che si sarebbero messi a disposizione, anche in cambio di criptovalute, per una presunta attività di “spionaggio” per l'intelligence russa, dopo contatti via Telegram.