La Città di Legnano? Un esempio di buone prassi per la valorizzazione delle diversità e l’integrazione, più che sufficiente per meritarsi l’invito a "Protagonisti! Le nuove generazioni italiane si raccontano 2024", il seminario nazionale del Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane (Conngi) che si è svolto la scorsa settimana a Milano proprio per spiegare in un contesto qualificato come si sta lavorando in questo campo specifico.
Non c’è da stupirsi del coinvolgimento di Legnano se si considera che proprio questo argomento è sempre stato portato in primo piano dall’amministrazione di Lorenzo Radice, fin dalla campagna elettorale che lo ha portato al governo della città: questo non significa che tutti i problemi di integrazione siano stati risolti, ma testimonia l’impegno a identificare soluzioni.
A rappresentare il Comune di Legnano, nel panel dedicato a "La cultura italiana come patrimonio comune", l’assessore alla Comunità inclusiva Ilaria Maffei, che ha illustrato l’impegno dell’amministrazione in materia di cittadinanza inclusiva. Maffei ha messo in primo piano alcune azioni: l’istituzione della Consulta dei nuovi cittadini (16 persone per oltre una decina di nazionalità), il reperimento di una nuova e più adeguata sede per il Cpia (l’istituzione che permette agli stranieri, e agli adulti in generale, di conseguire la certificazione dell’obbligo scolastico e la conoscenza della lingua italiana), il rafforzamento del servizio di mediazione culturale nelle scuole e i progetti della biblioteca (Favole del mondo, il gruppo di lettura "Sconfinare" e la raccolta di libri in lingua originale "Mamma lingua"). Dal punto di vista simbolico, invece, Maffei ha sottolineato come sia stato valorizzato il giuramento per la cittadinanza, che si era sempre tenuto negli uffici, ospitandolo nella sala Giunta: una trasformazione da puro adempimento burocratico a occasione per visitare il municipio e conoscere gli amministratori.
Il Conngi, organizzatore del seminario che si è tenuto al Mudec con la rete Associazione Jasmine, è una rete nazionale di oltre 40 associazioni di giovani con background migratorio nata nel 2017 nell’ambito di un percorso promosso dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Proprio l’associazione Jasmine di Legnano, in tema di integrazione, solo poche settimane fa ha organizzato la cena dell’Iftar, portando in piazza per far conoscere il Ramadan e la cultura musulmana, allo stesso tavolo e gomito a gomito, circa 500 persone.