
Il sindaco di Saronno Augusto Airoldi ha superato la mozione di sfidicia grazie all’astensione del consigliere a 5 stelle
In zona Cesarini mercoledì sera il sindaco Augusto Airoldi è riuscito a salvarsi dalla mozione di sfiducia firmata da tutti i consiglieri di opposizione (Lega, FdI, Fi e Obiettivo Saronno). A permettere al sindaco di restare alla guida della città l’astensione del consigliere indipendente Giuseppe Calderazzo di M5S. Una scelta, secondo le indiscrezioni, dettata da accordi in corso tra la maggioranza rimasta senza un consigliere dopo la scelta di Marta Gilli (indipendente) di non sostenere più il sindaco.
Calderazzo avrebbe accettato di astenersi in cambio delle dimissioni del presidente comunale Pierluigi Gilli arrivate ad inizio seduta con la motivazione ufficiale dei nuovi impegni di Provincia. Insomma a Saronno si potrebbe essere in procinto di provare un inedito campo largo. Tutto risolto insomma? Non proprio. Al termine di un tesa seduta del consiglio la coalizione di Airoldi aveva 12 voti compreso il sindaco e le opposizioni (compresa Marta Gilli) 12.
L’astenuto Calderazzo dovrá votare compattamente ogni provvedimento con la maggioranza per permettere ad Airoldi di governare. Il primo scoglio sarà la nomina del nuovo presidente dell’assemblea cittadina da tenere tra venti giorni con scrutinio segreto. L’elezione di Calderazzo, fulcro dell’appoggio esterno alla maggioranza, potrebbe non essere così scontato viste tensioni, frustrazioni e maldipancia nella coalizione già falcidiata dalle uscite.