REDAZIONE VARESE

Covid, il professor Grossi: "I vaccini hanno spesso cambiato la Storia"

Le risposte alle domande più frequenti. "Ci arrivano molte chiamate, è importante fare chiarezza"

di Lorenzo Crespi

È tanta la curiosità dei varesini in merito al vaccino contro il Covid, così come non mancano dubbi e paure. A fare chiarezza ci pensa Paolo Grossi, docente di Infettivologia all’Università dell’Insubria e direttore delle Malattie infettive e tropicali dell’Asst Sette Laghi.

Professore, c’è confusione sul tema?

"Sono molte le telefonate di chiarimenti che giungono da parte dei cittadini che vogliono avere certezze: abbiamo ritenuto utile fornire una risposta ai quesiti più comuni".

Come potrà beneficiare del vaccino Varese che è stato uno dei territori più colpiti?

"I benefici sono quelli che si applicano a tutto il territorio nazionale, ovvero poter tornare il più rapidamente possibile a condurre una vita normale, com’era a monte di questa pandemia, magari facendo tesoro di alcuni insegnamenti che questa esperienza tragica ci ha fornito".

Non mancano però gli scettici. Cosa ne pensa?

"Spero che non ci siano reticenze da parte della popolazione nei confronti della vaccinazione, che ha cambiato la storia dell’umanità più volte, come col vaiolo e la poliomelite. È un’arma che consente di ridurre le malattie in modo drastico fino all’eradicazione".

Il vaccino è efficace al 95%: in quali casi non lo è?

"Come tutti i vaccini non esiste un’efficacia del 100%. Non ci sono elementi che predicano la non risposta".

Nel caso di nuove mutazioni del virus si dovrà ripartire da zero con il vaccino?

"Dipenderà da quali mutazioni. I coronavirus sono soggetti a mutazioni ma se queste saranno dell’entità della variante inglese non dovrebbe comportare alcun problema".

Il vaccino è davvero sicuro al 100%?

"In medicina non esiste il 100%. In ogni caso la sicurezza è molto elevata e solo i pazienti poliallergici possono avere reazioni, come per qualunque altro vaccino o sostanza. La mia esperienza personale è stata priva di qualunque effetto indesiderato a parte un minimo dolore in sede di inoculo".

Chi ha patologie gravi, tumori o cardiopatie, o ha subito un trapianto d’organo o di cellule staminali, può sottoporsi al vaccino?

"Sì con il vaccino Pfizer o Moderna, anche se non ci sono dati sull’efficacia essendo stati esclusi gli immunodepressi dagli studi registrativi. Il Centro nazionale trapianti ha chiesto priorità per i pazienti trapiantati e per i candidati al trapianto".

Se io faccio il vaccino ma la mia famiglia non lo fa, sono tutelato?

"In teoria sì ma se il soggetto è immunocompromesso sarebbe bene che si vaccinassero tutti i familiari conviventi proprio in virtù dell’assenza di dati circa l’efficacia in questi soggetti".

Chi è stato già positivo al Covid può comunque essere portatore di contagio e deve fare il vaccino?

"Chi è guarito non è portatore di nulla e non può quindi trasmettere nulla a nessuno. Circa l’opportunità di sottoporsi a vaccinazione non vedo controindicazioni ma non è chiaro se sia realmente necessario".

Quanto dura la protezione indotta dal vaccino?

"Non è noto quanto sia la durata del vaccino perché non c’è ancora un follow up".

Come posso sapere se rispondo al vaccino? "A una settimana dalla seconda dose di vaccino sarebbe opportuno sottoporsi al test sierologico per verificare se sono stati sviluppati gli anticorpi specifici".

Nel caso il vaccino non fosse stato efficace posso sottopormi a un altro vaccino?

"Sì, posso fare un altro vaccino che abbia caratteristiche diverse".

I bambini possono sottoporsi al vaccino?

"Al momento il vaccino è riservato a soggetti dai 16 anni di età".

Quanti italiani devono fare il vaccino per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge e quanto tempo di vorrà per vaccinare tutti e tornare alla vita normale?

"Dal 70 all’80% della popolazione. Non credo che ci vorrà meno di un anno".