
Crescere con lo sport: la corsa campestre tra l’impegno e l’amicizia che unisce oltre il traguardo
Sabato 9 novembre 2024, centotrenta alunne e alunni dell’Istituto Comprensivo "Enrico Fermi" di Cavaria con Premezzo, plesso di Albizzate, si sono sfidati nella fase di istituto della corsa campestre, nell’impianto sportivo del parco pubblico "La Fornace" di Albizzate.
Lo svolgimento della competizione, che ha visto i giovani atleti divisi in quattro categorie, ragazze e ragazzi di undici anni, cadette e cadetti di dodici e di tredici anni, ha rappresentato per gli studenti un’esperienza unica, un’opportunità tramite la quale esprimere il proprio talento e le proprie qualità.
In particolare, i primi cinque classificati, più eventuali riserve, hanno avuto l’occasione di poter accedere alla seconda fase della gara, quella provinciale. Il tempo di preparazione, di attesa tra una fase e l’altra hanno visto i giovani atleti misurarsi con i propri limiti, provando a sfidarli, guardare in faccia le proprie paure, imparando a dialogare con esse, allenamento dopo allenamento, sentendo sempre di più quella sana voglia di farcela.
La seconda fase della corsa campestre ha avuto luogo giovedì 6 febbraio 2025, presso il campo sportivo comunale "Nino Dalla Bosca" di Malnate.
Essa ha rappresentato per gli studenti un ulteriore momento di crescita non soltanto sul piano agonistico, ma, e soprattutto, sul piano personale.
Gareggiare, infatti, significa andare oltre la classifica. Provare a dare il massimo nel rispetto delle regole, confrontarsi con gli altri partecipanti, conoscendo così meglio se stessi e chi in quel momento sta vivendo la stessa esperienza, sostenersi a vicenda dimostrano la vera essenza dello sport, dello stare insieme gareggiando e divertendosi al tempo stesso.
Anche nel caso di uno sport individuale come la corsa campestre, dunque, scendono in campo, anzi per essere più precisi, in pista valori fondamentali come quello dell’unione, della condivisione, della collaborazione.
Come ha testimoniato una ragazza partecipante della classe prima, avendo l’appoggio degli amici è ancora più bello gareggiare, indipendentemente dal risultato ottenuto.
Dalle interviste indirizzate ad alcuni degli studenti che hanno vissuto da protagonisti la gara, è emerso, infatti, che erano parecchio agitati e ansiosi di iniziare a correre, ma parlando con i compagni la tensione del pre gara si allentava un po’ e arrivato il momento della corsa, hanno cercato di mettercela tutta, di non mollare, anche quando la fatica nelle gambe iniziava a farsi sentire.
I ragazzi affermano che l’esperienza della campestre è sicuramente stata piacevole e importante per il loro percorso di crescita e per stringere nuove amicizie o per rafforzarne altre già esistenti.
Gareggiare, senza invidia ed eccessiva competitività, ma con stima reciproca può farci arrivare a traguardi ben più grandi di quelli che ci potremmo aspettare, sia nello sport sia nella vita di tutti i giorni.