Cittadini in difesa dell’ospedale "Sia funzionale e di primo livello"

Il presidio in piazzale Borella di Attac e Società della cura per sensibilizzare sulle criticità della sanità

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di Sara Giudici

"Non ci basta un ospedale aperto: vogliamo che sia di primo livello, che sia funzionale, che sia pubblico". È uno dei passaggi cruciali del lungo discorso che Roberto Guaglianone, a nome di Attac e Società della cura, ha tenuto ieri in piazzale Borella, al presidio per sensabilizzare sui problemi dell’ospedale. Malgrado il maltempo, freddo, una fitta nebbia e il sabato di shopping natalizio, sono stati oltre 200 i saronnesi passati dal gazebo rosso. Qualcuno ha raccontato le sue lunghe attese al pronto soccorso o per le visite specialistiche, qualcuno le trasferte a Busto Arsizio, qualcun altro l’attesa per ricoveri programmati e rinviati. In tanti hanno firmato e lasciato un proprio pensiero.

Grande spazio alle criticità: dai tempi delle prestazioni ambulatoriali alla carenza di personale. "Sono rimasti tre anestesisti, la quarta è appena andata in pensione, a fronte di un organico che dovrebbe superare le dieci unità. A rischio c’è il pronto soccorso ma anche la rianimazione e l’attività operatoria. Tutto quello che rende un ospedale tale".

Non manca un richiamo alla Casa di Comunità: "Malgrado quello che dice l’assessore regionale Bertolaso, resta una scatola vuota senza legami con territorio e medici di famiglia, pure in continuo calo e affanno". Si parla anche del coinvolgimento dell’amministrazione: "Cerchiamo di fare la massima pressione possibile sul sindaco Airoldi che è il garante della sanità in città. Dobbiamo mobilitarci come associazioni e cittadini per il nostro ospedale, la nostra sanità: non rischiamo di perdere servizi in futuro ma già da domani".

In questo senso anche la richiesta di un consiglio comunale "possibilmente da tenere prima delle elezioni regionali" con la raccolta di mille firme già protocollate in municipio: "Chiediamo una delibera di iniziativa popolare al comune di Saronno su ospedale, sanità pubblica e territoriale". Unici politici a passare al presidio Mauro Rotondi consigliere comunale e Rino Cataneo segretario del Pd: "L’impegno dei cittadini è garanzia di tenere i riflettori accesi su questo presidio: è essenziale che resti aperto" ha commentato.