Un gioiello medievale della Provincia di Varese come il Chiostro di Voltorre si veste di magia per la rassegna “Gavirate Città dei Presepi”. Un evento, promosso dalla Pro loco, che celebra il mese delle feste natalizie con oltre 100 opere d’arte, tra diorami e presepi artigianali. Sacre rappresentazioni realizzate con i materiali e gli stili più diversi tra loro, lungo un percorso suggestivo impreziosito anche dall’installazione immersiva "Prospettive", firmata da un’azienda locale, proprio di Gavirate: Torsellini Vetro.
Inaugurata il giorno dell’Immacolata, alla presenza tra gli altri del presidente della Provincia Marco Magrini e del sindaco Massimo Parola, la manifestazione fa parte del progetto provinciale Luci d’Insubria, che punta a promuovere tutte le iniziative organizzate per il periodo delle feste nel Varesotto, dall’albero che si accende ogni sera all’imbrunire davanti a Villa Recalcati a Varese fino alle Lucine di Natale di Leggiuno.
La mostra dei presepi di Gavirate sarà aperta sabato 14 e domenica 15 dicembre e quindi continuativamente dal 21 al 31 dicembre e dall’1 al 6 gennaio 2025. Le visite sono possibili nei giorni feriali dalle 14.30 alle 18.30 e le domeniche e i festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30. L’ingresso costa 5 euro ed è gratuito invece per bambini fino a 6 anni e disabili. In alcune date presente anche una navetta gratuita con fermate in stazione a Gavirate e al centro commerciale Campo dei Fiori (dettagli su presepigavirate.it).
E ai presepi è dedicata anche un’altra mostra allestita sul territorio: è il Midec di Cerro di Laveno Mombello ad ospitare l’esposizione “Un uomo, una donna e un bambino”. Il Museo internazionale del design ceramico ha voluto infatti celebrare le festività natalizie con una mostra in programma fino all’Epifania che raccoglie icone in ceramica della natività. Si parte dal progetto firmato da Antonia Campi su richiesta della Società Ceramica Italiana di Laveno. Del faentino Angelo Biancini due formelle in maiolica smaltata e un piccolo bassorilievo. Quindi due opere di Albino Reggiori, già presidente della Civica Raccolta di Terraglia del Museo di Cerro.
Significativa anche la presenza delle numerose Natività del designer Ambrogio Pozzi attivo a Gallarate. Per restare sul territorio una testimonianza anonima dalla storica Ceramica di Ghirla. Quindi la scuola ligure di Giovanni Battista De Salvo ed esemplari più recenti, tra cui le opere di Massimo Giacon, Giulia Filippi - Lineasette e il gruppo Ottaedro di Laveno. Il museo è aperto mercoledì e giovedì dalle 10 alle 13, dal venerdì alla domenica 10-13 e 15-18.