
I fedeli in questi giorni si sono fermati al Tempio Civico di Sant’Anna per un omaggio a Papa Francesco
Busto Arsizio (Varese) – Sono centinaia le persone che in questi giorni si sono fermate al Tempio Civico di Sant’Anna per un omaggio a Papa Francesco. All’interno il Comitato Amici del Tempio Civico ha allestito un ricordo del Pontefice esponendo una fotografia di Bergoglio, accanto il testo scritto per la benedizione Urbi et Orbi del giorno di Pasqua, il suo testamento spirituale. Ma c’è un legame tra la chiesetta in cui si ricordano tutti i Caduti, nelle guerre mondiali, nella Lotta di Liberazione, nei lager nazisti, nelle missioni di pace e il Santo Padre.
Risale al dicembre 2013 quando Chiara Milani, giornalista bustocca allora presidente mondiale di JCI (Junior Chamber International), portò due omaggi in occasione dell’udienza con Papa Francesco: il certificato della campagna mondiale antimalaria che l’associazione sosteneva con le Nazioni Unite e un piccolo quadro raffigurante il Tempio Civico di Sant’Anna, centro di educazione permanente alla pace, grazie alla dedizione dell’indimenticato Angioletto Castiglioni, sopravvissuto al lager di Flossenburg. A consegnare il quadretto il piccolo Edoardo, figlio di Gianfranco Demilio, nel 2014 presidente nazionale di JCI.
L’associazione di giovani, allora impegnata con la raccolta fondi nel progetto mondiale per l’acquisto di zanzariere da inviare in Africa, era entrata a far parte del Comitato Amici del Tempio Civico e nel 2014, proseguendo sull’esempio di Castiglioni aveva allestito all’interno il presepe con il Bambinello Nero, posto simbolicamente sotto una zanzariera, ricordando i tanti bambini dei Paesi più poveri, profughi e in fuga dalle guerre, accompagnandolo con la riflessione di Papa Francesco “Anche Gesù è stato profugo” e con i pensieri di pace degli alunni della scuola Maria Immacolata.
L’associazione inviò una lettera comunicando al Pontefice l’iniziativa, qualche mese dopo JCI Varese ricevette dalla Segreteria di Stato del Vaticano la risposta dell’assessore Monsignor Wells che così scriveva: “Sua Santità incoraggia a rappresentare la bellezza del Mistero di Dio che si è incarnato nelle fattezze di un bambino povero e debole, per la salvezza dell’umanità e mentre auspica per quanti collaborano al progetto di solidarietà per i bambini meno fortunati la pienezza dei doni della luce e della pace recati al mondo dal Salvatore, invia la benedizione apostolica, propiziatrice di ogni bene estendendola alle persone care con particolare affetto agli alunni”. La lettera, è stata consegnata l’8 maggio 2015 in occasione del 70 anniversario della fine della seconda guerra mondiale al Comitato Amici del Tempio Civico, da allora è custodita nella piccola chiesa.