"Gioca con me o mi uccido". Tredicenne salvato da una coetanea durante una sfida online

La ragazzina con cui stava chattando ha raccontato tutto alla madre ed è scattato l'allarme

Un computer

Un computer

Varese, 6 febbraio 2021 - Ancora una macabra challenge online, ancora minorenni coinvolti in giochi terribili, più grandi di loro. Questa volta la storia ha un lieto fine per un 13enne di Varese, salvato da una coetanea di Cuneo a cui aveva parlato della sfida suicida. Il gioco consisteva in alcune domande, le cui risposte avrebbero determinato punizioni corporali per chi le poneva. Fino al suicidio. Il ragazzo, conosciuto in un gruppo WhatsApp, aveva annunciato alla 13enne di Cuneo il suicidio se non avesse risposto alle sue domande, fornendo anche una scadenza, le 14 del giorno dopo. Un vero e proprio conto alla rovescia interrotto dalla denuncia e dall'intervento della polizia. 

E' stata la madre della 13enne cuneese, infatti, a riferire alla polizia le confidenze della figlia, che la notte prima aveva chattato col giovane. Immediati sono scattati gli accertamenti sul suo account degli esperti della postale, che sono risaliti così alla madre del ragazzo. La donna, a Milano per lavoro, ha riferito che il figlio, solo a casa, attraversava un momento di disagio sociale. È scattato così l'intervento nell'abitazione della famiglia delle forze dell'ordine che, in attesa dei genitori, hanno preso in custodia il giovane. La polizia ha appurato che il 13enne, già seguito dai servizi sociali, era effettivamente intenzionato a commettere atti di autolesionismo, nei modi e nei tempi confidati alla coetanea cuneese. Il caso è stato segnalato ai servizi sociali e alla procura presso il tribunale dei minori di Milano.