Centinaia di firme per dire “No all’inceneritore”

Il Comitato ha organizzato una petizione online contro l’impianto ex Accam

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Sono già centinaia le firme a sostegno della petizione avviata online su Change.org dal Comitato No Inceneritore, che prosegue la sua mobilitazione ribadendo la necessità di spegnere l’impianto ex Accam, dall’estate scorsa gestito da Neutalia, che lo ha acquisito. I rappresentanti del comitato hanno partecipato ai recenti incontri promossi dalla società con l’obiettivo di avviare il dialogo con il territorio, ma proprio dal comitato arriva la bocciatura: "Test non superato", sottolineano, "molto deludente l’ultimo incontro dedicato alla presentazione del Piano Benefit, non è stato dichiarato nessun dato oggettivamente quantificabile e quindi verificabile".

La mobilitazione continua, in vista anche dell’incontro, il 31 marzo, di una delegazione con l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo.

"Non ci stanchiamo di ripetere che Busto Arsizio ha problemi di inquinamento" fa rilevare Emanuele Fiore, tra i promotori del Comitato, "è all’11° posto in Italia tra le città più inquinate, al 19° in Europa, non è pensabile di mantenere qui l’attività di incenerimento, con cui conviviamo da 50 anni".

Al momento si punta sulla petizione per chiedere lo spegnimento dell’inceneritore, le firme saranno poi portate all’attenzione di Regione Lombardia. "La salute deve essere al primo posto mentre non vediamo attenzione su questa che è per noi la priorità" conclude Fiore. Il Comitato No Inceneritore sta anche predisponendo un documento con cui si chiede di fermare il salvataggio dell’ex Accam, di dismettere l’impianto, bonificare il sito e promuovere un progetto davvero sostenibile. Il documento sarà inviato a Neutalia, ai sindaci, ai capigruppo e all’assessore regionale.Ros.For.