
di Sara Giudici
Le lunghe settimane chiusi in casa per il lockdown, le vacanze estive ridimensionate dalla crisi e dai rischi di contagio hanno contribuito sicuramente a far crescere la voglia di "grandi pulizie domestiche" dei saronnesi che evidentemente negli ultimi giorni hanno svuotato garage e cantine. A raccontarlo l’ennesimo successo in termine di rifiuti raccolti e di presenze del Centro ambientale mobile organizzato da Amsa Econord con l’amministrazione comunale, lunedì mattina nel quartiere Prealpi.
Il Cam è stato introdotto con il nuovo appalto di igiene urbana per aiutare i cittadini a un più semplice smaltimento di alcuni tipi di Raee, i rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. La piattaforma ha già fatto, malgrado l’interruzione per il lockdown, il giro dell’intera città, tanto da tornare al quartiere di partenza. il Prealpi.
Lunedì, dalle 8 alle 12, il mezzo e gli uomini di Amsa hanno accolto i saronnesi aiutandoli a differenziare e smaltire i diversi articoli interessati dal progetto, ossia tv e monitor non a tubo catodico fino a 21 pollici, telefoni cellulari, computer, stampanti, giochi elettronici, aspirapolveri, tostapane, asciugacapelli, ventilatori, sveglie, rasoi, navigatori, strumenti musicali elettronici di piccole dimensioni, apparecchi audio-video, apparecchi di illuminazione e piccoli elettrodomestici in genere, lampadine a basso consumo, neon, lampade fluorescenti e a led.
"Sono molto soddisfatto dell’accoglienza di questo progetto – spiega l’assessore all’Ambiente, Gianpietro Guaglianone – il Centro ambientale mobile è stato utilizzato da molti saronnesi che hanno colto l’occasione per smaltire in modo corretto anche rifiuti molto vecchi. Continuiamo così e facciamolo diventare una bella abitudine".
Effettivamente così è stato, visto che lunedì a mezzogiorno il furgone verde di Amsa conteneva tantissimi Raee: basti citare 6 ferri da stiro rotti, mezza dozzina di vecchi computer, una decina di tablet rotti, 5 frullatori ormai inutilizzabili e tante tante batterie. A presentarsi davanti al container, organizzato con scomparti e cassetti per contenere le diverse tipologie di rifiuti, abitanti del quartiere Prealpi ma anche residenti nel resto della città che, saputo della presenza del mezzo, hanno caricato il baule dell’auto portando tutto a smaltire.
"È decisamente più comodo della discarica – spiega la 75enne Enrica Banfi – l’altra volta in Municipio ho portato un sacchetto di batterie scariche, ma il personale mi ha spiegato cosa si poteva conferire e così ne ho approfittato per smaltire alcuni vecchi elettrodomestici". Altro rifiuto gettonatissimo, l’olio esausto e anche quello da frittura: "Mi sono informata e ho letto che è un problema se è gettato nelle scarico, così lo metto in un contenitore di plastica e lo porto al Cam quando viene organizzato. Me l’ha spiegato l’operatore alla mia prima visita e da allora passo una volta al mese nei vari quartieri" racconta una 40enne.
Positivo anche il bilancio generale, come spiega Guaglianone: "La sperimentazione è partita a febbraio ed è stata subito un grande successo. Il lockdown ci ha fermato per qualche mese, ma appena è stato possibile siamo ripartiti con tutte le precauzioni del caso, dalle mascherine ai cavalieri, per evitare assembramenti".