ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Cala il sipario del Sociale. Infiltrazioni dal tetto: a teatro stagione già finita

Una decisione per motivi di sicurezza, ma il presidente Galli è amareggiato: questo stop è una coltellata. E l’assessore Maffioli: troveremo una soluzione.

Cala il sipario del Sociale. Infiltrazioni dal tetto:  a teatro stagione già finita

Cala il sipario del Sociale. Infiltrazioni dal tetto: a teatro stagione già finita

Chiuso per infiltrazioni. Il Teatro Sociale Delia Cajelli costretto a chiudere per i problemi che sono stati rilevati al tetto. Decisione necessaria presa per motivi di sicurezza, grande è l’amarezza del presidente del Teatro Luca Galli, che dice "vista la situazione non potevamo fare diversamente". La storica e prestigiosa sala, inaugurata il 27 settembre 1891, non è nuova a problemi di questo tipo, a settembre era già stato effettuato un intervento importante,ma si pensava fosse tutto risolto, invece le forti precipitazioni invernali hanno lasciato il segno causando ulteriori infiltrazioni e ora sono urgenti lavori alla copertura per poter riprendere in sicurezza l’attività.

Al momento non è possibile definire una tempistica, quindi comunicare quando la sala potrà riaprire. Intanto il primo passo è l’incarico ad un’impresa che deve effettuare tutte le verifiche che riguardano le condizioni del tetto, quindi sarà steso il piano dei lavori e si potrà prevedere una data per la riapertura. Lo stop proprio non ci voleva: la stagione stava andando bene, la conferma nel successo di pubblico degli spettacoli, ma in programma c’erano ancora da qui all’estate una serie di eventi che ora devono trovare una diversa collocazione. "Questa chiusura mi fa male come una coltellata – dice Galli – ci sono tante persone che nel nostro teatro sono mosse più dal cuore che dal denaro, mi dispiace molto per la situazione che si è creata, ma non si poteva fare diversamente".

Oggi martedì ci sarà un incontro convocato con urgenza dall’assessore alla Cultura e vicesindaco Manuela Maffioli del "tavolo teatro" per affrontare l’emergenza rappresentata dalla chiusura della sala di piazza Plebiscito e individuare le nuove collocazioni degli spettacoli e degli eventi che erano in programma al Sociale. "Mi sento tranquilla – dice l’assessore – il momento è difficile ma siamo in grado di trovare le soluzioni, la nostra rete di teatri è in grado di affrontare l’emergenza, da noi la rete esiste davvero e lo si vede nel momento del bisogno, la conferma che le nostre sale sono un grande patrimonio che ci permette di far fronte allo stop temporaneo del Sociale".