
Passanti davanti a uno degli alberi tagliati
Busto Arsizio (Varese), 4 luglio 2018 - I tigli sono stati tagliati, i quattordici alberi hanno lasciato il posto al cantiere per la realizzazione della rotatoria all’altezza dell’incrocio semaforico tra via Mameli e viale Duca d’Aosta. La rotonda già definita “della discordia” per le polemiche di cui è stata e continua a essere oggetto è ritenuta opera necessaria in vista dell’apertura del nuovo punto vendita di Coop Lombardia che determinerà un aumento di traffico nella zona. L’amministrazione comunale in una nota pubblicata sul sito internet fa sapere: «La prima fase dell’intervento ha comportato il taglio di quattordici alberature ad alto fusto, gli interventi non prevedono ulteriori modifiche del patrimonio arboreo esistente e a compensazione degli abbattimenti è prevista la piantumazione di 34 nuovi tigli lungo l’asse viale Cadorna – Duca d’Aosta – Diaz».
Ciò che ambientalisti e cittadini residenti nella zona che hanno dato vita al Comitato quartiere Borri volevano evitare, il sacrificio degli alberi, è ormai avvenuto ma la loro mobilitazione non si ferma. «L’obiettivo ora è di fermare la realizzazione della rotonda – fa sapere Andrea Barcucci, esponente di Legambiente – noi non ci rassegnamo. Il progetto può essere ancora fermato, la prospettiva del viale, già ferita dall’abbattimento di 14 tigli, non può subire un’ ulteriore offesa da quell’opera che riteniamo inutile e pericolosa». Un’opera, la rotonda «su cui vogliamo vederci chiaro – continua Barcucci – ma non è facile. Dagli uffici tecnici abbiamo avuto in visione il progetto ma ci è stato detto che essendo opera di edilizia privata può subire nel frattempo modifiche secondo i “desiderata” del committente. E allora come sarà? Un’opera del genere per l’impatto che avrà deve essere pubblica permettendo ai cittadini di poter presentare le loro osservazioni, cosa che invece non è possibile in questo caso ed è veramente una situazione assurda visto anche che il Comune ne sostiene i costi per la metà».
Intanto il fronte degli oppositori prepara nuove iniziative con lo scopo di fermare la realizzazione della rotatoria mentre attende la risposta dal ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli, interpellato con una lettera sulla vicenda. E continua anche la raccolta di adesioni alla petizione online per far riconoscere il viale Duca d’Aosta con i suoi filari storici di tigli “Luogo del cuore del FAI”, per evitare in futuro ulteriori scempi. Sull’utilità dell’opera interviene Max Rogora, assessore alla Viabilità. «L’auspicio è che funzioni – dice – Vediamo in altri punti della città che le rotonde sono utili, per quanto riguarda l’asse di viale Duca d’Aosta ricordiamo che verrà riorganizzato anche l’intero sistema del flusso del traffico in funzione della rotonda, il tutto sarà più fluido. Certo anche a me è dispiaciuto non poter evitare il taglio degli alberi, ma non si poteva fare diversamente».