Busto Arsizio-Gallarate, l’ospedale unico è realtà

Al via l’iter del nuovo accordo di programma: l’area è stata individuata nel rione di Beata Giuliana dopo la valutazione ambientale

L'ospedale di Busto Arsizio

L'ospedale di Busto Arsizio

Busto Arsizio - Al via l’iter del nuovo accordo di programma per l’ospedale unico di Busto Arsizio-Gallarate promosso dalla giunta regionale della Lombardia con una delibera approvata il primo marzo su proposta del presidente Attilio Fontana di concerto con l’assessore Letizia Moratti. È confermata l’area individuata nel rione di Beata Giuliana che sarà sottoposta a valutazione ambientale strategica, ma niente dibattiti pubblici. Si tira dritto. Ora ci sono tredici mesi di tempo per arrivare al documento definitivo che dovrà essere stipulato "entro il 30 marzo 2023" da Regione Lombardia, Provincia di Varese, Comuni di Busto Arsizio e Gallarate, Asst Valle Olona e Ats Insubria.

Un primo passo sotto il profilo burocratico importante per cominciare il percorso che porterà alla realizzazione del nuovo polo sanitario per il quale i costi stimati sono pari a 350 milioni di euro. Confermata dunque nella delibera approvata in giunta regionale l’area nel quartiere di Beata Giuliana, 167mila metri quadrati tra viale Stelvio e il Sempione. Di recente a Busto Arsizio al Tavolo di confronto salute e sanità nella sede bustese della Fondazione Carnaghi e Brusatori è stato presentato il documento preliminare alla progettazione del nuovo ospedale unico di Busto Arsizio – Gallarate. Il direttore sanitario di Asst Valle Olona Claudio Arici ha illustrato i valori, i principi, gli obiettivi che saranno alla base della realizzazione della nuova struttura e di cui i professionisti incaricati dovranno tenere conto nella predisposizione del progetto come pure dell’esperienza vissuta nel corso della pandemia in ambito sanitario.

Per quanto riguarda la dimensione Arici ha sottolineato che i posti letto previsti nel nuovo ospedale saranno 773 di cui 725 ordinari e 48 di day hospital, dunque un numero superiore a quelli attuali (nel 2021 erano 542 di cui 321 a Busto e 221 a Gallarate). "Non li useremo mai tutti, visti anche i dati relativi ai ricoveri in costante calo da anni – ha detto – ma prevederemo degli spazi 'polmone', senza indicazioni di uso specifiche, da utilizzare in caso di bisogno".

Per quanto riguarda il pronto soccorso sarà dimensionato per 106.000 accessi l’anno (un numero superiore alla somma degli accessi ai due pronto soccorso attuali: nel 2021 sono stati 78.435, nel 2019 104.254) con 23 sale visita in un’area di 3.000 metri quadrati, anche in questo caso con soluzioni modulari e flessibili, percorsi protetti e separati, triage separati per le aree medica, chirurgica e materno-infantile, con collegamenti diretti alla rianimazione, alla stroke unit, alla radiologia, alle sale operatorie.

Per l’attività chirurgica è previsto un unico blocco con 17 sale, di cui 10 per interventi chirurgici ordinari, 3 per interventi urgenti, 4 per interventi ambulatoriali e in day surgery, stimati 14.500 interventi all’anno (di cui 7.000 ordinari e 7.500 in day surgery, nel 2021 sono stati 8.327 più 2.209 ambulatoriali, nel 2019 11.848). Per quanto riguarda il futuro degli ospedali esistenti, che saranno riutilizzati per servizi al territorio, sono previsti da Regione Lombardia 70 milioni di nuovi investimenti.