
Il luogo dove è stato trovato il corpo senza vita
Busto Arsizio (Varese), 28 agosto 2019 - Il suo cadavere è spuntato fuori dall’erba alta, mentre il proprietario di un campo stava falciando il prato coltivato a foraggio: ora è giallo sulla cause della morte. È la Polizia di Stato del commissariato di Busto Arsizio a indagare sul decesso di una giovane donna, una ventenne secondo i primi riscontri, il cui corpo senza vita, vestito con una t-shrit e un paio di jeans, è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio di martedì in via Canale, a Busto Arsizio, a poche centinaia di metri da Magnago. Era lì da giorni. L’avanzato stato di decomposizione, infatti, ha impedito al medico legale di accertare se la donna sia stata vittima di aggressione violenta oppure no. L’autopsia, prevista per oggi, fugherà ogni dubbio. L’altro pomeriggio, quindi, il ritrovamento, anche se la notizia è trapelata ieri mattina. Erano circa le 17 quando un agricoltore è entrato nel terreno per dare una sistemata a erbacce e piante. Mentre era intento a tagliare l’erba, qualcosa ha attirato la sua attenzione.
Avvicinandosi a quello che sembrava un braccio, ha effettuato la macabra scoperta. Sul posto, dopo la telefonata al 112, sono arrivati i soccorritori del 118 che si sono avvicinati al corpo per verificarne le condizioni e, dopo aver constatato il decesso, hanno atteso l’arrivo degli agenti. Con loro anche il medico legale, i cui primi accertamenti farebbero risalire la morte della giovane a quattro o cinque giorni fa. A causa del pessimo stato di conservazione della salma, l’esperto in medicina non ha potuto stabilire le cause della morte. Accanto al corpo gli investigatori hanno trovato un portafogli che conteneva un documento di identità appartenente ad una ragazza romena di 20 anni, da tempo in Italia. Coordinati dalla Procura di Busto Arsizio, i poliziotti hanno contattato la famiglia, apprendendo che la titolare dei documenti non viveva da tempo con i genitori che non hanno saputo dire se la figlia fosse scomparsa né tanto meno avevano sporto denuncia.
Si lavora per capire se si tratti o meno della stessa persona. Di certo, per ora, c’è che la proprietaria della carta d’identità non è stata trovata. Gli investigatori stanno contattando tutti i conoscenti della donna, cercando di ricostruire le sue ultime ore, ma anche le sue precedenti esperienze di vita. Secondo i primi riscontri emergerebbe il quadro di un’esistenza travagliata, segnata da difficoltà anche nell’ambito familiare. Le ipotesi in campo sono molteplici, la ventenne avrebbe potuto arrivare in quel campo da sola dopo aver ingerito farmaci per togliersi volontariamente la vita, essere stata trasportata da qualcuno successivamente al decesso oppure essere stata aggredita proprio nel punto in cui è stata rinvenuta. Saranno però le indagini della Polizia a fugare ogni dubbio su quanto accaduto alla giovane.