Brescia, ville di lusso, azioni e denaro. Sequestri per 8,5 milioni di euro

Dopo le condanne per reati fiscali azzerati i patrimoni di tre imprenditori del settore immobiliare

Controlli della Gdf

Controlli della Gdf

Epilogo giudiziario salato per i protagonisti della vicenda processuale che ha riguardato le società Fogliata spa e Immobiliare Arco. Dopo la condanna definitiva a carico i vertici delle aziende, anni fa finite nei guai per reati tributari ed evasione fiscale - in particolare per omesso versamento dell’Iva e delle ritenute - ora sono pure rimasti economicamente senza nulla. Nelle scorse ore sono infatti scattate le confische dei patrimoni ad opera della Guardia di Finanza di Brescia su disposizione della procura generale.

Lo Stato ha incamerato un tesoretto del valore di circa otto milioni e mezzo - le confische in parte sono avvenute anche nella forma per equivalente - consistente in partecipazioni azionarie, denaro e disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili, tra cui proprietà di pregio Garda. I sigilli non hanno risparmiato nemmeno due lussuose ville con piscina in territorio di Desenzano.

I provvedimenti, eseguiti dai militari del Nucleo di polizia economico-fnanziaria, hanno permesso l’ablazione definitiva della ricchezza illecita accumulata dai condannati, tre imprenditori del settore delle costruzioni immobiliari, e derivano dall’attuazione di una collaborazione instaurata di recente tra finanzieri e il procuratore generale, Guido Rispoli. Si tratta di un protocollo innovativo, che potrebbe essere presto applicato anche in altre province, siglato lo scorso 25 giugno in Corte d’appello a Brescia appunto tra magistratura e Comando regionale della Finanza. In caso di condanne definitive per reati tributari, quando si rivela difficoltoso risalire ai patrimoni dei condannati, viene istituito un tavolo tecnico per istituire una attività istruttoria supplementare mirata in grado di stanare le ricchezze occulte dei furbetti e favorirne il recupero a beneficio della collettività. L’intesa operativa dal momento della sottoscrizione ha già portato all’esecuzione di nove provvedimenti di confisca definitiva, tra cui appunto quello scattato nelle scorse ore ai danni dei referenti di Arco immobiliare e Fogliata spa.

"L’approccio è teso a tutelare le imprese e i cittadini onesti tramite l’esclusione dai circuiti dell’economia legale della ricchezza illecita, così da salvaguardare la libera concorrenza e il buon funzionamento del mercato", ha sottolineato il comandante della Finanza provinciale, colonnello Marco Tolla.