Giada e Alessio, uccisi dal papà: lacrime e palloncini per l’addio a Mesenzana

Il parroco: la morte non avrà l’ultima parola. Le due bare bianche coperte di fiori in corteo fra le canzoni amate dai bambini

Le foto di Giada e Alessio, uccisi da papà

Le foto di Giada e Alessio, uccisi da papà

Mesenzana (Varese) -  È stato il giorno del dolore a Mesenzana, piccolo centro dell’Alto Varesotto, dove lo scorso 24 marzo è andata in scena la follia omicida di Andrea Rossin, l’uomo di 44 anni che ha ucciso con una coltellata al cuore i figli Giada, 13 anni, e Alessio, 7. Ieri è stato il momento dell’ultimo saluto ai due fratellini, con le esequie celebrate dal parroco don Michele Ravizza.

"In questi giorni ci stiamo chiedendo come faremo ad andare avanti – ha detto nell’omelia – l’attesa di rivedere Giada e Alessio ci dà una speranza. La morte non è l’ultima parola: è una croce che fiorisce". La piccola chiesa si è presto riempita, così come il sagrato, con una partecipazione silenziosa e rispettosa. Il paese si è così stretto intorno alla madre Luana. A ricordare le due piccole vittime un toccante messaggio da parte della famiglia. "Giada era una principessa, un’adolescente piena di splendore. Alessio pedalava velocissimo in bicicletta, più forte che poteva. Se il vostro ricordo sarà in tutti noi voi sarete sempre qui, a un passo dal cuore".

Al termine della funzione i palloncini lanciati verso il cielo hanno accompagnato l’uscita da chiesa delle due bare bianche, prima del corteo verso il cimitero, dove ad attendere i feretri c’erano gli istruttori a cavallo della scuola di equitazione di Giada. L’ultimo saluto è stato con le canzoni amate dai due bambini, in un’atmosfera di angoscia. Momenti che hanno ricordato quando a gennaio, a Morazzone, dove a perdere la vita, sempre per mano del padre, fu il piccolo Daniele Paitoni, 7 anni.