REDAZIONE VARESE

Assessore ed ex arbitro "Giusto uscire"

Per 13 anni, Maurizio Artusa (nella foto), 34 anni, assessore allo Sport a Busto Arsizio, ha fatto l’arbitro arrivando a dirigere fino alle categorie regionali nella Figc. Un addetto ai lavori che non nasconde l’amarezza per quanto accaduto nel pomeriggio di domenica a Gallarate, durante la partita tra il Gallarate e il CAS Sacconago, categoria Allievi. "Certi episodi non devono accadere, soprattutto se riguardano lo sport giovanile" dice Artusa. Dal campo sono arrivati anche due segnali importanti: "Condivido e apprezzo la decisione dei giovani calciatori del Cas di lasciare il campo in segno di solidarietà verso il loro compagno e quella dell’arbitro che ha espulso l’allenatore, due segnali importanti, che aiutano a trasformare quanto accaduto sul campo in una lezione, lo sport è innanzitutto una palestra di valori, in questa palestra l’allenatore deve educare, quindi non si può tollerare che proprio la figura di riferimento educativo in una partita di calcio usi quel termine con valenza dispregiativa. Non è in alcun modo giustificabile, mi auguro chieda scusa".

Tifoso da sempre del Cas Sacconago è Giovanni Toia, 68 anni, ex giornalista sportivo, per molti anni collaboratore del Giorno e voce storica delle radiocronache della Pro Patria: "È decisamente un brutto episodio – commenta – l’allenatore di una squadra giovanile è prima di tutto un educatore, quindi deve trasmettere valori, fondamentali nello sport come nella vita, a cominciare dal rispetto della persona. Usare termini come quel riferimento al colore della pelle significa per me una sola cosa, la mancanza di quel valore fondamentale che è il rispetto dell’altro nelle sue diversità". Rosella Formenti