Morto il ciclista Arturo Gravalos: militava nella bustocca Eolo-Kometa. Il ricordo di Ivan Basso

Il due volte vincitore del Giro d’Italia è il direttore sportivo del team. Commosso anche il fondatore dell’azienda Luca Spada. Un tumore è stato fatale al giovane atleta

Arturo Gravalos con la maglia azzurra della Eolo

Arturo Gravalos con la maglia azzurra della Eolo

Cassano Magnago – Il Varesotto piange Arturo Gravalos, il venticinquenne ciclista spagnolo morto nelle scorse ore in seguito a un tumore al cervello. L’atleta classe 1998, professionista dal 2021, militava infatti nella Eolo-Kometa, la squadra sponsorizzata dall’azienda bustocca, attiva nel campo delle connessioni internet in territori impervi, alla cui guida tecnica è il cassanese Ivan Basso, vincitore di due Giri d’Italia.

Proprio l’ex ciclista – al momento al seguito del team sulle strade della corsa rosa – è stato fra i primi a ricordare Gravalos, postando una stories su Instagram con il volto del corridore in bianco e nero. Successivamente Luca Spada, fondatore di Eolo, anche lui presente al Giro, ha voluto salutare il giovane pedalatore, intervistato ai microfoni Rai.

Il ricordo di Luca Spada

"Arturo era un ragazzo giovane. È stato determinato fino all’ultimo  queste le sue parole  Il ricordo più bello che possiamo offrirgli è onorarlo fino alla fine di questo Giro d’Italia”. 

Qualche giorno fa Davide Bais, suo compagno di squadra, aveva voluto dedicargli la vittoria sul traguardo di montagna a Campo Imperatore. “Arturo, dopo aver sentito la mia dedica, mi ha scritto per ringraziarmi e mi ha detto che ha festeggiato mangiando un pezzo di cioccolato – ha detto nell’occasione Bais in una intervista pubblicata sul sito della Eolo – E questa cosa mi ha fatto tanto piacere, ma anche tanto pensare”. 

Sul profilo Twitter della Eolo è comparsa una nota commossa, ultimo omaggio ad Arturo, accompagnata dalla stessa fotografia utilizzata da Ivan Basso su Instagram.

Chi era Arturo Gravalos

Classe 1998, Arturo Gravalos era passato professionista nel 2021. La sua prima corsa importante era stato il Giro d’Ungheria nel 2020, l’anno successivo aveva partecipato alla toscana Strade Bianche. Il suo miglior piazzamento è stato un 43esimo posto al GP di Lugano.

A novembre 2021 la terribile diagnosi, dopo alcuni malanni accusati nel corso degli allenamenti: tumore cerebrale. Gravalos era stato operato nell’ospedale di Saragozza, in Spagna. L’intervento era riuscito, ma in queste ultime settimane le sue condizioni sono peggiore. Oggi, venerdì 19 maggio, la notizia del decesso.