Area ex Novartis "Subito un tavolo"

Il comitato: "Nel territorio ci sono già 15 attività di logistica con pesanti ricadute per smog e traffico"

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Tante domande, tante presenze, di cittadini e del mondo politico, è un bilancio decisamente positivo quello della prima uscita del Comitato Prospettive ex Novartis che nell’occasione ha rilanciato la proposta di un tavolo di lavoro per valutare i progetti. Ma facciamo un posso indietro. Nel weekend gli attivisti hanno allestito un gazebo con lo striscione e alcuni cavalletti con articoli e informazioni sul loro impegno e attività. Del resto sono mesi che il comitato si ritrova per valutare le diverse opzioni sul futuro dello stabile industriale alle porte di Origgio dopo il trasferimento della multinazionale Novartis dalla storica sede a Milano. Nell’iconico edificio, situato in uno degli snodi viabilistici del comprensorio, dovrebbe arrivare un polo logistico soluzione che preoccupa non poco i residenti di Origgio ma anche di Caronno Pertusella e Saronno che riunendosi hanno dato vita al comitato.

"L’affluenza è stata buona – spiegano a fine mattinata gli organizzatori dell’appuntamento – anche l’interesse di molti cittadini che, nonostante i numerosi articoli apparsi sui giornali, si interrogano su come sia possibile per le amministrazioni in carica non fare nulla per tutelare il nostro territorio". "Sono passati la consigliera Sabrina Banfi di Origgio Democratica, lista civica da sempre attenta e attiva nelle tematiche ambientali e Mario Ceriani di Promuovere Origgio" continuano dal comitato dove si ricorda come non ci sia stato nessun contatto con l’Amministrazione comunale in carica ad Origgio. Tra le richieste dei cittadini origgesi che si sono fermati al gazebo soprattutto "quella di essere tenuti aggiornati sull’evolversi della situazione".

"Noi – spiegano dal comitato – siamo consapevoli che l’ex Novartis sia un’area privata ma crediamo sia importante avere una comunicazione aperta con la proprietà e l’Amministrazione comunale per questo abbiamo chiesto un tavolo di confronto. Nel territorio di Origgio ci sono già 15 attività riconducibili alla logistica con importanti ricadute in termini di inquinamento e traffico. Aggiungerne un’altra in una zona già congestionata avrebbe pesanti ripercussioni. Non a caso abbiamo coinvolto anche le Amministrazioni di Caronno e Saronno".