
Il treno che collega Varese a Mendrisio in 21 minuti
Induno Olona (Varese), 23 dicembre 2017 - Vent'anni di discussioni sulla linea ferroviaria Arcisate-Stabio, nove anni di lavori e di disagi nei paesi della Valceresio. Nel 2008 si aprirono i cantieri in provincia di Varese che, mentre i lavori sul versante elvetico proseguivano spediti, hanno subito una serie di intoppi. Ostacolo principale, che rischiava di far tramontare il progetto, lo smaltimento della terra ricca di arsenico: costi lievitati, cantieri fermi e un contenzioso con la Ics Salini, vincitrice dell’appalto. Superato lo step, con il subentro della Salcef, i lavori sono proseguiti spediti.
E ieri, con quasi quattro anni di ritardo, è partito il viaggio inaugurale sulla tratta che collega Varese e Como, due territori ad altissima densità di frontalieri, al Canton Ticino. «Sono stati nove anni di delusioni, disperazione ma anche entusiasmo - spiega il sindaco di Induno Olona, Marco Cavallin - ora in questo luogo sta nascendo il nostro futuro». Un «sospiro di sollievo» per i residenti che hanno sopportato anni di disagi, sono scesi in piazza per chiedere la fine di «lavori infiniti» in paesi tagliati in due dai cantieri. Al taglio del nastro il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, la presidente della Confederazione Elvetica Doris Leuthard, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino Emanuele Bertoli e l’amministratore delegato di Trenord Cinzia Farisè. «Si tratta della prima tratta transfrontaliera - spiega l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile - costruita da oltre un secolo». Per realizzare la linea che si sviluppa su otto chilometri, tre di nuova costruzione, sono stati investiti 261 milioni di euro. Hanno lavorato circa 350 persone, assieme a un centinaio di tecnici Rfi. La ferrovia consente di percorrere la tratta da Varese a Mendrisio in meno di mezz’ora e di collegare Como a Varese, tratta disattiva dagli anni ’50, in 41 minuti. Con la fine dei lavori Trenord introdurrà con la partecipata Tilo, a partire dal 7 gennaio, le linee S40 Como-Mendrisio-Varese, estesa a Malpensa da giugno, e S50 Varese-Mendrisio-Lugano-Bellinzona, portando a 153 i treni che ogni giorno collegano l’Italia con la Svizzera Italiana. «Non abbiamo scelto noi di vivere a Sud delle Alpi - sottolinea Delrio - ma possiamo far sì che le Alpi non siano più un ostacolo. Investiamo su un modello di sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di portare il 50% del traffico merci su rotaia entro i prossimi cinque anni».
In questo piano si inserisce l’approvazione della delibera per finanziare il completamento del corridoio per le merci Genova-Rotterdam. Con l’Arcisate-Stabio, osserva Bertoli, anche l’aeroporto di Malpensa «sarà più vicino al Canton Ticino». Partendo da Varese, la linea attraversa la Valceresio, le stazioni di Induno Olona, Arcisate e Cantello-Gaggiolo, per proseguire in territorio svizzero verso Stabio e Mendrisio, snodo collegato a Como. «Questa ferrovia - evidenzia Maroni - avvicina la Lombardia e la Svizzera, con benefici per tutti i territori». Un clima diverso rispetto a due anni fa, quando i sindaci appesero uno striscione di protesta, facendosi portavoce del disagio dei cittadini. Nell’agosto del 2015 Delrio tolse simbolicamente il manifesto, promettendo uno sprint. E ieri, dopo nove anni di attesa, il primo treno ha percorso la Valceresio.