Aule fredde ed ennesimo sciopero degli studenti al Maggiolini di Parabiago. Ieri mattina migliaia di studenti non sono entrati a scuola manifestando al di fuori dell’edificio per il problema al riscaldamento dell’istituto con aule che non arrivavano a 13 gradi di temperatura. La maggior parte degli studenti non sono entrati in classe contestando le temperature ancora troppo basse. Nella giornata di lunedì i tecnici di Città Metropolitana erano intervenuti all’alba per evitare problemi con la pompa di calore, ma oggi la questione delle aule gelide si è ripresentata. Gli operatori di Città Metropolitana avevano effettuato un controllo straordinario lo scorso sabato alla cabina elettrica che serve sia l’Itet Maggiolini che il liceo Cavalleri, trovando condensa nella cabina elettrica e soprattutto un vecchio trasformatore danneggiato in grado di non funzionare in maniera corretta. I tecnici hanno deciso di far passare la corrente necessaria per le scuole tutta attraverso il secondo trasformatore e l’escamotage per ora ha funzionato. La questione però è quanto mai attuale. Sono stati sollevati tanti dubbi relativi ai trasformatori, che risalgono agli anni ’90 e presentano disfunzioni pratiche. Uno dei due dovrà necessariamente essere sostituito, ma pare non ci siano al momento fondi e la questione relativa al blocco della corrente e alla pompa di calore rimane. Gli studenti del Liceo Cavalleri sono comunque entrati in classe e non hanno aderito alla protesta. "Abbiamo misurato la temperatura alle 8 questa mattina e il termometro misurava 15 gradi – spiega Mattia, rappresentante d’Istituto – poco prima delle 10 la temperatura è salita a 17 gradi, non ancora sufficiente per stare bene in classe. La corrente c’è, ma alcuni caloriferi non sono ancora funzionanti. Sappiamo che c’è stato un sopralluogo di Città Metropolitana e ieri i tecnici hanno fatto partire la corrente prima del nostro arrivo, ma la scuola era ancora gelida. Non accettiamo di studiare in queste condizioni".
CronacaAncora emergenza aule gelide. Gli studenti del Maggiolini tornano a incrociare le braccia