All’Ipsia e al Legnani la figlia di Borsellino incontra mille studenti

È iniziata ieri la due giorni di Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo Borsellino, che lottò contro la mafia fino a essere vittima di Cosa nostra nella strage di via D’Amelio il 19 luglio 1992. La sua presenza è stata fortemente voluta dal liceo classico Legnani e dall’Ipsia

Parma. "Incontrare i giovani è per me importante – ha spiegato Fiammetta Borsellino nell’incontro all’Ipsia – nell’ottica di elaborazione di un lutto, di dare un senso a ciò che è avvenuto. Tenere tutto per sé non è positivo: è rigenerante condividere". Con gratitudine si è espresso anche Massimo Tallarini, docente del liceo Legnani: "Tre incontri sono emotivamente pesanti e non semplici: le abbiamo chiesto questo sacrificio perché si tratta di un’esperienza preziosa per i nostri ragazzi. In due giorni incontrerà quasi mille studenti e 500 cittadini al teatro Pasta".

E non è mancata un’analisi sulla cronaca cittadina: "I nostri giovani – ha rimarcato Airoldi – vengono da 24 mesi di restrizioni nella socialità: emerge una difficoltà di gestire le emozioni, aggressività repressa, con bullismo e furti. Trattare temi come quelli della mafia e vedere l’interesse dei ragazzi, evidenzia come siano gli adulti a non ascoltare a sufficienza le richieste dei giovani e i loro bisogni".S.G.