
Il volantinaggio del Pd cittadino davanti all’ex Aermacchi
Varese - Lo scorso 17 giugno il Partito Democratico di Varese aveva svolto un’iniziativa di volantinaggio davanti ai cancelli dell’ex Aermacchi, per illustrare ai varesini l’intervento di riqualificazione previsto per l’area, abbandonata da diversi decenni. I proprietari della struttura hanno presentato, negli scorsi mesi, una proposta progettuale al Comune, che prevede l’eliminazione dei capannoni industriali a favore di nuovi spazi dedicati allo sport e al commercio. Sorgeranno un supermercato, spazi verdi, una palestra e una piscina olimpionica da 50 metri. Ai varesini è stato chiesto di dare la propria opinione partecipando ad un sondaggio online: hanno risposto in 214. Il Pd ha diffuso i risultati dell’iniziativa aperta a tutti.
"Siamo molto soddisfatti – spiegano dalla segreteria cittadina – della buona partecipazione riscontrata, il che sta a significare interesse della cittadinanza su questo argomento, e dei risultati ottenuti, segno che la proposta di recupero va nella direzione auspicata dalla stragrande maggioranza dei varesini". Nel primo quesito si chiedeva ai residenti se sono a conoscenza del fatto che tutte le coperture degli edifici dell’ex Aermacchi sono in amianto. L’82,2% dei partecipanti ha risposto di sì, segno che il tema sia ben conosciuto da chi abita in zona. La seconda domanda chiedeva, invece, se sanno che non esistono edifici vincolati all’interno dell’area industriale. Il 38,8% non ne era a conoscenza. Quasi l’unanimità delle risposte per la terza domanda, relativa alla presenza di una proposta di recupero: solo 5 persone, il 5,6%, non ne erano a conoscenza. Infine l’ultimo quesito: "Vorresti lasciare l’area com’è in attesa di ulteriori valutazioni?". Solo il 18,2% ha risposto di sì. "La domanda di intervento è assolutamente preponderante", commentano dal Pd.
La partecipazione al sondaggio è stata arricchita da oltre 90 commenti lasciati dopo aver risposto. Emerge, ad esempio, la richiesta che l’amministrazione si faccia parte attiva, nei limiti delle competenze ed attribuzioni, per garantire la qualità dell’intervento del privato. Nei commenti 29 persone ribadiscono il proprio consenso alla proposta, mentre 15 lo contestano in toto, auspicando altre soluzioni, dall’uso culturale a spazi verdi o per giovani.