Addio al pittore Livio Borghi “artista visivo“ sperimentatore

Livio Borghi, artista visivo amante della pittura, musica e fotografia, è scomparso. Con opere innovative e sperimentali, ha esposto in Italia e all'estero. I funerali si terranno domani a Rescaldina.

In paese era conosciuto e stimato, capace di intrattenere per ore con le sue conversazioni sul colore e la pittura, di cui era innamorato. Livio Borghi si è spento nelle prime ore di ieri mattina. Nato a Rescaldina nel 1937, si era diplomato alla scuola superiore degli Artefici di Brera a Milano e oltre alla pittura si è dedicato alla musica e alla fotografia. La sua prima personale è nel 1961, al Centro comunitario di Rescaldina, per poi arrivare a esporre in tutta Italia, Francia e Spagna. "Mio padre era malato da qualche anno e ultimamente non dipingeva più - ricorda il figlio Ruggero -. Si definiva “artista visivo“, è sempre stato uno sperimentatore, amava fare ricerca, lavorando con gli elementi della natura". Con “Le ombre“ aveva creato immagini che si muovevano, obbedendo ai ritmi della luce, scandendole con passaggi di colori precisi: prima il giallo, poi il rosso e infine il blu. Nel ciclo Genesi, artista e natura diventano una sola cosa: Borghi appronta l’opera, i fenomeni atmosferici (acqua, neve, ghiaccio e vento) agiscono come preziosi collaboratori e i colori si mescolano. I funerali domani alle 10, nella Chiesa Parrocchiale. S.V.