ALESSANDRO LUIGI MAGGI
Sport

Stallo Jashari, Milan su Javi Guerra. Allegri accoglie Estupinan: "È forte"

Visite mediche per l’esterno ecuadoriano che ora volerà in Asia e prenderà la maglia numero 2

Il centrocampista Javi Guerra ha rifiutato la proposta di rinnovo del Valencia

Il centrocampista Javi Guerra ha rifiutato la proposta di rinnovo del Valencia

"È un giocatore importante". Firmato Max Allegri. Pervis Estupiñán, primo giocatore dell’Ecuador a vestire il rossonero, entra nel mondo Milan a passi rapidi. Sbarco in Italia, visite mediche a La Madonnina e firma a Casa Milan (quinquennale da 2.5 milioni di euro a stagione), quindi l’immediata partenza per raggiungere la squadra dall’altra parte del mondo ad Hong Kong. Il successore di Theo, che Theo non è, si ritrova al centro di un nuovo progetto che dalle sue scorribande non può esimersi, come evidenziato dalle incertezze di Bartesaghi.

E allora meglio vivere tutto al massimo, ad un ritmo altissimo, l’esatto contrario di Ardon Jashari. Siamo ormai allo scontro, quello silente, quello fatto di non detti, al massimo di qualche sussurro per elaborare nuove strategie. Al Milan fa buon gioco quel che si ode su Javi Guerra, talentuoso 2003 che ha rifiutato l’offerta di rinnovo dal Valencia. Rispetto a Jashari ha due anni in meno di contratto, una valutazione intorno ai 25 milioni, ed è ormai interesse di tutte le parti coinvolte cercare altra destinazione. Ipotizzare la pista spagnola come “piano B“ pare essere la scelta di Casa Milan, per quanto dai minuti contati, visto l’interesse del Manchester United, che oggi ha altro fascino, nonostante un presente tutt’altro che felice sul campo, e soprattutto altro potenziale finanziario. Non che si possa chiedere ulteriore pressione all’agente del giocatore svizzero, che due giorni fa ha ribadito la volontà del suo assistito di vestire il rossonero, e a Jashari stesso, che ieri si è allenato nuovamente a parte mentre la squadra sosteneva un impegno amichevole. Dopo più di un mese di inseguimento, un’offerta importante da 32.5 milioni più bonus sul tavolo, un giocatore in “sciopero“ e un allenatore bisognoso di un metronomo, è evidente come ogni via alternativa al muro contro muro sia ben accetta, anche tenendo conto di energie profuse che stanno portando ad una piccola fase di stallo sul terzino destro (Marc Pubill è dell’Atletico Madrid e per Guela Doué la distanza con lo Strasburgo è tanta, mentre il Besiktas ha presento un’offerta con prestito e diritto di riscatto da 10 milioni per Emerson Royal).

Fortuna (anzi, scelta determinata) vuole che lo stile di Allegri non sia quello di Antonio Conte, e se il Milan meritava qualcosa di molto simile ad una scoppola in quel di Singapore con l’Arsenal, le parole sono propositive, e non di richiesta: "Quando perdiamo, anche se in amichevole, non sono mai contento del tutto, ma adesso è importante prepararci bene in vista del resto della stagione. E va considerato che avevamo di fronte una delle formazioni più forti d’Europa. Per sessanta minuti abbiamo giocato alla pari con loro. Non è poco". Resta l’indicazione più importante, ovvero l’applicazione di Rafael Leao: "Ha fatto un’ottima prova come tutti gli altri giocatori. Sono soddisfatto di lui". Un sorriso, in ore complesse.

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