MATTIA TODISCO
Sport

Speranza nerazzurra. Esposito sgomita. E Chivu se lo tiene

Per il futuro azzurro prospettatogli da Cristian Chivu bisognerà attendere. Di nerazzurro c’è il presente, guadagnato da Francesco Pio Esposito...

L’esultanza di Francesco Pio Esposito (20 anni) dopo la rete al River Plate segnata durante l’ultimo Mondiale per club

L’esultanza di Francesco Pio Esposito (20 anni) dopo la rete al River Plate segnata durante l’ultimo Mondiale per club

Per il futuro azzurro prospettatogli da Cristian Chivu bisognerà attendere. Di nerazzurro c’è il presente, guadagnato da Francesco Pio Esposito con una grandissima stagione in Serie B (19 reti in maglia Spezia) e un Mondiale per Club in cui ha messo la firma. Sarà casualità, ma le due vittorie racimolate da Chivu negli Stati Uniti sono arrivate con il ragazzo in campo, da subentrato contro gli Urawa Reds e da titolare col River Plate, a cui ha rifilato un gol da grande attaccante. Quando gli infortuni hanno frenato Esposito, non si è andati oltre un pari col Monterrey e una sconfitta col Fluminense.

Una partita e mezza è bastata a tecnico e dirigenza per capire che non servono altri prestiti. Le ossa del ragazzo sono spesse, i muscoli sono cresciuti grazie al lavoro in palestra e la personalità non gli faceva difetto già in Primavera, quando Chivu gli affidò la fascia di capitano e fu ripagato immediatamente con tre gol. Ce n’è abbastanza per integrarlo in un attacco nel quale emergere sarà impresa complessa, accanto a Lautaro Martinez, Thuram, Bonny e chissà Lookman (non il partente Taremi e nemmeno il fratello Sebastiano, anch’egli in uscita). Esposito ha infatti qualità da centravanti vecchio stampo, nove vero, agli antipodi del falso di guardioliana derivazione. Pur di schierarlo, in una partita da dentro o fuori, Chivu ha spostato Lautaro un po’ più in là e la mossa ha pagato.

Nei primi giorni di preparazione ad Appiano Gentile, insieme ai compagni, ha messo benzina nel motore con la prospettiva di vedere i primi riscontri nel test di domani contro l’Under 23, nelle successive amichevoli con Monaco, Monza e Olympiacos, ma soprattutto dal 25 agosto in poi, quando per l’Inter cominceranno le partite da tre punti. La credibilità raggiunta agli occhi della dirigenza è testimoniata anche dalle risposte date alle pretendenti. Il Napoli ha sondato il terreno, l’Atalanta lo ha richiesto come possibile pedina di scambio per Lookman. Tutte ipotesi che l’Inter ha evitato fin da subito di prendere in considerazione. In epoca Suning sarebbe probabilmente andata diversamente: c’era da far cassa e così i giovani sono partiti, sebbene alcuni non siano poi sbocciati lo stesso. L’input di Oaktree è all’opposto: se proprio si deve puntare su qualcuno, meglio sia giovane e di prospettiva.

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