
Yacine Adli, 25 anni: dopo una discreta stagione in prestito a Firenze, il Milan non lo aveva inserito in prima squadra
Au revoire, Yacine. Anzi: adieu Adli. Titoli di coda, in onda da tempo, tra il centrocampista e il Milan. Prossima avventura all’Al Shabab, in Saudi Pro League, con un ingaggio che passerà da 800mila euro a circa 7 milioni. Ai rossoneri che, per 10 milioni, lo avevano prelevato dal Bordeaux nel 2021 - lasciandolo in prestito ai francesi per un’altra stagione - e messo sotto contratto fino a giugno 2026, una somma vicina agli 8 milioni. Spiccioli per il campionato che si tiene in Arabia Saudita e che ha convinto a rinnovare, con l’Al Nassr, un certo Cristiano Ronaldo: busta paga annuale da 200 milioni di euro (circa 17 milioni al mese, 600mila euro al giorno, 25mila all’ora, più di 400 euro al minuto, più di 6 euro al secondo). Ben inteso, bonus esclusi: 30 milioni alla firma, quasi 100mila euro per ogni gol, due cuochi, quattro governanti e via così. Riyad Mahrez, strappato dall’Al Ahli al City nel 2023, si accontenta di poco più di 50 milioni a stagione, appena sotto Karim Benzema (Al Ittihad) che chiude il podio dei calciatori più pagati.
Adli ritroverà in Arabia, da avversari, alcuni ex rossoneri che si sono trasferiti quest’estate, come Theo Hernandez (20 milioni a stagione nell’Al Hilal di Simone Inzaghi che ne percepirà 25) e Joao Felix (17 milioni all’anno dall’Al Nassr). Parabola sui generis, con il Diavolo, per il 25enne. Oggetto misterioso nella prima annata con Stefano Pioli: appena 140 minuti di campo spalmati su 6 presenze. Tutt’altro nel 2023-2024, sempre con Pioli: 33 partite, 2 assist e una rete contro la Roma ("mi sono venuti i brividi e quasi le lacrime", aveva detto). Nell’estate 2024, durante la tournée negli Stati Uniti, aveva regalato una canotta Nba per ogni compagno di squadra. Ma non rientrava nei piani di Paulo Fonseca. Così, prestito oneroso alla Fiorentina (un milione e mezzo) e diritto di riscatto fissato a 10,5 milioni.
Una stagione da 5 gol e 7 assist non è bastata: ritorno a Milanello, ma non con la prima squadra, bensì con i ragazzi di Milan Futuro (Serie D) guidati da Massimo Oddo. Niente allenamenti con Massimiliano Allegri, tanto meno amichevoli, niente numero di maglia. Messaggio chiarissimo per il giocatore che in estate ha rifiutato diverse opzioni, a partire dallo Spartak Mosca fino al Sassuolo. Poi l’accelerazione del club di Riyad che lo seguiva da tempo e lo aveva tentato anche l’anno scorso. Sul tavolo, un contratto triennale con ingaggio quasi nove volte superiore a quello attuale. Nell’amarezza, un dolce addio.
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