
Coraggio, evoluzione, responsabilità. Sono le tre parole chiave di Davide Nicola nell’incorniciare la sua nuova Cremonese. In più, essere rognosi....
Coraggio, evoluzione, responsabilità. Sono le tre parole chiave di Davide Nicola nell’incorniciare la sua nuova Cremonese. In più, essere rognosi. Così ha definito Massimiliano Allegri le squadre del tecnico ex Cagliari: "Mi fa piacere, perché rognosi si può essere sia quando si ha la palla, sia quando ce l’ha l’avversario. Ma l’identità che abbiamo in mente non è ancora visibile", la risposta. Sanabria e Payero appena arrivati (e convocati). Si lavora per Dany Mota e Colpani (Monza), in alternativa Varga (Ferencvaros) e Maleh (Empoli). Non ci saranno, causa squalifica, Vazquez, Valoti e Barbieri. "Contentissimo di Sanabria, lo conosco da tempo. E di tutto il gruppo che è ancora da completare. Chi ha lavorato con noi dai primi giorni è già in buonissime condizioni", avvisa l’allenatore.
I grigiorossi sono usciti al primo turno di Coppa Italia, ai rigori, dopo lo 0-0 nei tempi regolamentari con il Palermo: "Il livello della rosa di Inzaghi è quello di una squadra che lotta per la salvezza in Serie A. Nelle ultime gare abbiamo avuto indicazioni interessanti in termini di occasioni concesse agli avversari". Contro il Milan Nicola chiede "il giusto coraggio: quando si ha la palla, nell’interpretazione, nei duelli. Affronteremo un undici maturo, ordinato, forte in fase di possesso. Dovremo essere bravi nelle letture. Con, ripeto, coraggio".
Freschi ex Bondo (prestito secco) e Terracciano (a titolo temporaneo, con obbligo di acquisto al verificarsi di determinate condizioni). Fischio d’inizio alle 20.45 di questa sera a San Siro, davanti a 75mila persone: "Scenderemo in campo per rappresentare al meglio i nostri tifosi. A loro chiedo fiducia e convinzione, senza alti e bassi. Servirà tempo". La Cremonese non ha mai vinto al debutto in massima serie. E i bookmakers la inseriscono tra le candidate alla retrocessione. Nicola è arrivato con un curriculum che fa rima con salvezza. Ed è abituato a sfatare i tabù, facendo l’occhiolino alla narrazione biblica di Davide e Golia. Lu.Mig.
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