LUCA MIGNANI
Sport

Il Diavolo ancora a mani vuote. Xhaka e Guerra tra offerte e rilanci

Mercato Milan: per lo svizzero 10 milioni non bastano, lo spagnolo a quota 25. Concorrenza araba su Kean

Granit Xhaka vuole i rossoneri, ma per far cedere il Bayer bisogna alzare la posta

Granit Xhaka vuole i rossoneri, ma per far cedere il Bayer bisogna alzare la posta

Poco più di due settimane all’inizio del ritiro previsto a Milanello lunedì 7 luglio: in pratica ancora nessun acquisto definito. Il nuovo Milan targato Igli Tare e Massimiliano Allegri è chiamato ad accelerare: per cancellare l’ottavo posto che ha estromesso il Diavolo dall’Europa. E per rialzarsi con un mercato estivo ben diverso da quello invernale: Kyle Walker, Joao Felix e Riccardo Sottil rispediti ai mittenti, Santiago Gimenez - secondo acquisto più oneroso dell’era RedBird, 32 milioni più 3 di bonus - sotto attenta valutazione, Warren Bondo poco più di un oggetto misterioso.

In primis la cessione di Tijjani Reijnders al Manchester City in un affare (per gli inglesi, che hanno già avuto modo di apprezzarlo al Mondiale per club) da 70 milioni. Poi l’accordo da mettere nero su bianco con Luka Modric, atteso dopo l’ultimo giro in maglia Real Madrid negli Stati Uniti.

In un centrocampo destinato a cambiare pelle, va rivista la prima offerta consegnata al Bayer Leverkusen per Granit Xhaka: 10 milioni non bastano, in una trattativa nella quale potrebbe essere determinante Malick Thiaw (valutato più del doppio dai rossoneri) che interessa da tempo al club tedesco. Intanto, passi avanti dal punto di vista contrattuale con il 32enne ex Arsenal che ha aperto al trasferimento. Altro rialzo atteso, sempre al centro, per Javi Guerra: 20 milioni rifiutati, ne servono almeno 25 per il Valencia che intanto cerca di rinnovare il contratto del classe 2003 (in scadenza nel 2027). Il nazionale Under 21 spagnolo, però, vuole partire. Sullo sfondo, alla voce centrocampista esperto, potrebbe esserci anche il 32enne Thomas Partey, in uscita dall’Arsenal a parametro zero.

Brusca frenata, invece, per il passaggio di Yunus Musah alla corte di Antonio Conte che lo apprezza dall’anno scorso: rischiano di sfumare circa 25 milioni, con la parte relativa ai bonus a rappresentare uno degli ostacoli, l’altro nella permanenza in azzurro di Frank Anguissa. Sullo statunitense, però, c’è anche il West Ham. Le strade con Napoli, poi, si incrociano anche per altri nomi, in attacco, accostati al Diavolo: su un centravanti tra Lorenzo Lucca (Udinese) e Darwin Nunez (Liverpool), sulla tentazione Federico Chiesa che vuole tornare in Serie A, con gli azzurri che sembrano essere sempre in vantaggio. Ma sulle punte è un vero e proprio valzer che riporta al passato di Allegri: su tutti Dusan Vlahovic, con il nodo di un ingaggio da 12 milioni tutto da dipanare, oltre a Moise Kean, su cui è piombato l’Al Qadsiah pronto a pagare la clausola rescissoria da 52 milioni.

A proposito di punte: Francesco Camarda prolungherà fino al 2028 e andrà in prestito, sul 18enne anche il Lecce oltre a Spezia e Carrarese. A proposito di giovani, da registrare la dichiarazione dell’ad del Parma, Federico Cherubini, sul difensore classe 2006 Giovanni Leoni, obiettivo rossonero: "Non è sul mercato". Lo è eccome Theo Hernandez, con cui il Milan ha scelto la linea dura: tradotto, fuori dal progetto. Lo accoglierebbe l’Al Hilal che ha effettuato un ulteriore tentativo: ingaggio (attualmente 4,5 milioni) più che quadruplicato. Sirene arabe, come in passato, anche per Rafa Leao, ma il pericolo potrebbe arrivare soprattutto dal Bayern Monaco: servono più di 60 milioni e contropartite, ma i bavaresi hanno registrato la virata verso Barcellona di Nico Williams e studiano come rifarsi sotto col portoghese. Leao è ritenuto fondamentale da Allegri e Tare. Ma una proposta più vicina alla tripla cifra rispetto alla precedente potrebbe essere presa in considerazione.

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