
Fabregas ha superato il primo turno di Coppa Italia: il Como non ci riusciva dal 2016
La partita vinta dal Como contro il Sudtirol in Coppa Italia, 3-1 firmato Douvikas (doppietta) e Da Cunha dopo il vantaggio altoatesino di Casiraghi su rigore, ha portato diversi spunti positivi. Ma anche qualche polemica. Il Como non passava il primo turno di Coppa Italia dal 2016, anno in cui si impose 3-0 contro il Montecatini. I lariani dovranno affrontare, nei sedicesimi di finale in programma a fine settembre, il Sassuolo. Ora, però, in agenda c’è l’esordio in campionato, domenica contro la Lazio, sempre al Sinigaglia alle ore 18.30, che preoccupa molto Cesc Fabregas.
L’allenatore spagnolo, dalle prime amichevoli fino a questa ultima partita, ha provato molti giocatori e sembra non avere le idee chiare sull’undici di base. O meglio, sembra non avere l’intenzione di avere una formazione di titolarissimi sulla quale lavorare. Al contrario, vuole dare la possibilità a tutti i giocatori di essere protagonisti. Questa idea non è piaciuta a Strefezza e Azon che hanno scelto di lasciare Como. Anche Cutrone, vista la concorrenza in attacco, andrà via a breve.
La competizione interna voluta da Fabregas è valida praticamente per ogni posizione in campo. Questo potrebbe essere un bene: tutti sulla corda per non avere flessioni e aumentare il livello di gioco generale. Ma si rischia anche di trasformare lo spogliatoio in una polveriera. Con una doppietta, Douvikas ha mandato un messaggio indiretto a Morata: anche il greco, come lo spagnolo, lotta anche per una maglia nella propria nazionale. Altro dualismo significativo quello fra Addai e Diao in fascia. L’olandese peraltro è stato costretto a uscire, contro il Sudtirol, dopo un contrasto: ha riscontrato un leggero infortunio alla caviglia, ma dovrebbe essere in campo contro la Lazio. Sull’altra fascia ci sono Rodriguez, sabato spettacolare con le sue numerose discese, e Kuhn, attualmente fuori per una leggera contrattura, ma considerato il miglior acquisto del Como. Nico Paz e Baturina sono i fantasisti: persiste il dubbio se possano giocare insieme, o siano l’uno alternativo all’altro. A centrocampo, poi, una grande girandola di nomi per soli due posti: attualmente eccellono Da Cunha e Caqueret, ma Fabregas vuole a tutti i costi recuperare Sergi Roberto, tanto che gli sta dando molti minuti in queste ultime partite. L’ex Barcellona, però, al momento non convince. In più c’è anche Perrone che pare essere l’obiettivo numero uno della strigliata di Fabregas, nel dopogara contro il Sudtirol.
La difesa va sicuramente rafforzata: le incursioni di Casiraghi e, in generale, i primi venti minuti di partita, hanno mostrato la sua fragilità. Fabregas ha detto che il mercato è chiuso, ma il Como sta cercando portare sul Lario Aymeric Laporte dell’Al-Nassr, difensore centrale con doppia nazionalità franco-spagnola, recente campione europeo nel 2024. Vanta 180 presenze con il Manchester City tra il 2018 e il 2023: nel suo palmarès una Champions e cinque Premier, tra i vari titoli. Jacobo Ramon, 20enne arrivato dal Real Madrid, sta facendo bene in queste partite, ma è un giocatore che si sgancia molto in attacco, anche per volere dell’allenatore. Serve, invece, un difensore classico, per chiudere gli eventuali buchi. In più arriverà sicuramente un portiere, Inaki Pena del Barcellona e Arnau Tenas del Psg nel mirino, da mettere in competizione con Butez che, ultimamente, non sta convincendo molto nella costruzione dal basso tanto in voga nel calcio moderno. La dichiarazione di Fabregas sul mercato chiuso, poi, può essere un messaggio anche nei confronti di procuratori, altre società e giocatori stessi, più volte cercati dai lariani, ma proposti a cifre esagerate.
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