Il Covid frena la serie A: stop a quattro partite di oggi, 6 gennaio. Il caso Napoli

I partenopei, con rosa ridotta all'osso, sono partiti per Torino, chiedendo però un nuovo chiarimento all'Asl sul protocollo

Ci risiamo. Con l'aumento dei contagi anche fra i giocatori di calcio, il campionato di serie A corre il rischio di trasformarsi in una corsa a ostacoli. La giornata in programma domani, giovedì 6 gennaio, infatti, è già monca ancora prima di partire. Tre i match già di fatto "saltati". E altri potrebbero seguire, a seconda delle evoluzioni sanitaria nelle singole squadre.

Le partite rimandate

L'Asl di Torino ha bloccato la partenza dei granata per Bergamo, dove i ragazzi di Juric avrebbero dovuto incontrare l'Atalanta. Fra i piemontesi ci sono otto positivi. I nerazzurri di Gasperini hanno già annunciato che si presenteranno comunque al Gewiss stadium. Di granata in granata. L'Asl di Salerno ha messo in quarantena 25 persone, fra giocatori e dipendenti della società, che hanno avuto contatti stretti con gli ultimi cinque positivi registrati. E nella rosa della Salernitana, che sta attraversando un momento travagliato con il passaggio di mano fra Lotito e Danilo Iervolino, gli atleti bloccati dal Covid sono 11. Niente partita con il Venezia: stop al match decisivo per la corsa salvezza che si sarebbe dovuto disputare all'Arechi.

E poco prima delle 19 è arrivato anche lo stop alla sfida del Franchi fra Fiorentina e Udinese. Prima è arrivata la notizia della cancellazione del charter che avrebbe dovuto portare in Toscana i friulani, che hanno 7 positivi fra i giocatori a cui si aggiungono due componenti dello staff. Poi l'ufficializzazione della quarantena imposta al gruppo squadra, con divieto di esercitare sport di contatto. Il club bianconero ha chiesto il rinvio del match con i viola, ma anche di quello con l'Atalanta, previsto per domenica 9 gennaio, data la scelta dell'Asl di bloccare tutti fino a questa data.

Non si giocherà neppure a partita fra Bologna e Inter in programma domani alle 12,30 al Dall’Ara. L’ha deciso l’Ausl, dopo ripetuti contatti con il Bologna, giudicando che non c’erano le necessarie condizioni di sicurezza per scendere in campo a causa del focolaio di Covid che ha messo fuori gioco otto giocatori rossoblù. La decisione è presa e verrà comunicata ufficialmente stasera o domani mattina. Il match sarà rinviato . “Oggi ho parlato con l’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci – spiega Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl – e con il medico della squadra. La situazione è così complessa da non poter garantire il rispetto della “bolla”.

I match in bilico

E' partito per Torino, invece, l'aereo che trasporta i giocatori del Napoli. L'aereo con gli azzurri a bordo è partito questa sera da Capodichino. La rosa a disposizione fra positivi al Covid, infortunati e atleti partiti per la Coppa d'Africa è ridotta all'osso. Non c'è nemmeno mister Luciano Spalletti, anche lui bloccato dal virus. La società guidata da Aurelio De Laurentiis ha chiesto all'Asl napoletana - che ha autorizzato il viaggio, raccomandando "massima attenzione alle norme" - un ulteriore chiarimento sul protocollo anti-Covid. E si dovrebbe giocare anche Spezia-Hellas, nonostante i veronesi contino 8 positivi fra i giocatori.

Le partite "sicure"

Di sicuro, in questo momento, non c'è nulla. Ma i match che sembrano destinati a giocarsi, nonostante non ci siano praticamente squadre che non abbiano almeno un positivo in rosa, sono i rimanenti: Sampdoria-Cagliari, Lazio-Empoli, Sassuolo-Genoa, Milan-Roma. 

La situazione positivi

Al momento sono 89 i giocatori di serie A positivi. E dall'1 febbraio dovrebbe arrivare l'obbligo vaccinale per tutti i calciatori. Vedremo se questo provvedimento servirà a scongiurare uno stillicidio di rinvii nelle prossime giornate.

Lega serie A: niente stop al campionato

Il Consiglio di Lega di Serie A, che si è riunito oggi, è stato compatto nel difendere il campionato e quindi proseguire con le gare. Nelle prossime ore, inoltre, verrà stilato un nuovo protocollo in stile Uefa: con 13 giocatori disponibili (di cui un portiere) ci sarà l'obbligo di giocare, anche pescando dalla Primavera. Inoltre, la Lega ricorrerà al Tar contro i provvedimenti delle Asl che non terranno conto delle disposizioni sulle quarantene del 30 dicembre scorso.