ILARIA CHECCHI
Calcio

Inter-Juve 1-0, il cielo sopra San Siro è nerazzurro: Dimarco regala a Inzaghi la finale di Coppa Italia

Il Biscione conquista la vittoria con una prova di carattere e una partita gestita in sicurezza dall’inizio alla fine

Il difensore juventino Mattia De Sciglio e il centrocampista nerazzurro Henrikh Mkhitaryan

Il difensore juventino Mattia De Sciglio e il centrocampista nerazzurro Henrikh Mkhitaryan

Milano, 26 aprile 2023 - Dopo l'1-1 dell'andata, Inter e Juventus vanno a caccia di un posto in finale di Coppa Italia. Alla fine sono i nerazzurri a strappare il pass per l’ultimo atto della competizione grazie all’1-0 realizzato da Dimarco nel primo tempo. A sfidare la compagine di Inzaghi sarà una tra Fiorentina e Cremonese, in campo domani sera.

In campo

Squalificati Handanovic e Cuadrado dopo la rissa allo Stadium, Allegri è anche senza Vlahovic e Kean: il tecnico toscano manda in campo Alex Sandro nel trio difensivo completato da Bremer e Bonucci. In attacco Chiesa gioca da 'falso' 9 e Di Maria alle sue spalle. Inzaghi, invece, opta per Dzeko come partner di Lautaro in attacco. A centrocampo gioca Calhanoglu, Darmian nel trio difensivo.

Dimarco c’è

Doveri dà il fischio d’inizio al match è l’Inter si fa subito pericolosa con il traversone di Barella su cui non arriva Lautaro, mentre Dzeko non riesce nella conclusione da due passi. I padroni di casa tengono in mano il pallino del gioco nei primi minuti e il pressing fatto porta i suoi frutti al quarto d’ora, quando Dimarco infila Perin per l’1-0 nerazzurro raccogliendo il preciso suggerimento di Barella.

Lo svantaggio incassato sembra svegliare i bianconeri che conquistano poco dopo due corner consecutivi mal sfruttati ma in realtà sono sempre i nerazzurri a fare la partita, soprattutto con l’argentino numero 10 che in più di un’occasione trova spazi utili tentare la conclusione.

La prima vera occasione da parte della Juve arriva al 25’, dopo un cross di Locatelli, con De Sciglio che colpisce di testa all'altezza del secondo palo ma manda fuori non di molto, mentre al 34’ è Kostic a prendere la mira da fuori area costringendo Onana a rifugiarsi in angolo con una parata reattiva. L’Inter chiude la prima frazione di gioco puntando sul possesso palla senza fretta nell’attaccare gli spazi ma aspettando il momento giusto per impensierire Perin: troppo lenta, invece, la manovra juventina. Finisce così un primo tempo dominato dai nerazzurri.

Gestione

Allegri butta nella mischia Milik a posto di Kostic mentre Inzaghi si affida agli stessi 11 del primo tempo. Al tiro potente ma centrale di Locatelli su cui Onana non ha problemi risponde poco dopo il gol in fuorigioco di Dzeko ma i bianconeri sembrano più propositivi: al 60’ palla dentro di Mkhitaryan per Lautaro, girata e conclusione a cercare il primo palo da posizione defilata, il tiro passa ma è debole.

Danilo per Bonucci, Paredes per Locatelli, Brozovic per Barella e Lukaku per Dzeko sono le mosse dei due tecnici mentre al 72’ la punizione dal limite di Dimarco viene deviata dalla barriera sui piedi di Mkhitaryan ma Perin mostra una reattività straordinaria e sventa il pericolo. La Juve ci prova con Di Maria che riceve in posizione di esterno destro, si accentra e calcia, ma Onana blocca senza problemi.

Gosens e Correa danno il cambio a Dimarco e Lautaro, mentre Pogba prende il posto di Miretti al 77’, con Gagliardini a fare le veci di Calha negli ultimi 10 minuti di gioco: all’81’ la ripartenza dell’Inter (affondo di Correa che arriva al limite e prova la conclusione ma viene murato da Danilo) trova la risposta cinque minuti dopo dal tentativo di Chiesa che si presenta davanti ad Onana ma perde il tempo per colpire.

Nei quattro minuti di recupero concessi da Doveri non accade più nulla e così l’Inter può festeggiare la conquista della finalissima di Coppa Italia dopo una prova di carattere e una partita gestita in sicurezza dall’inizio alla fine: ora testa alla Lazio in campionato.