MATTIA TODISCO
Calcio

Inter: Conte, ingaggio top e almeno 3 colpi

Atteso l'annuncio del nuovo tecnico: ecco tutte le sue richieste

Romelu Lukaku (Ansa)

Milano, 28 maggio 2019 - Il nuovo corso  partirà tra poco. Il tempo di chiudere i conti con il vecchio, trovando un accordo con Luciano Spalletti (che ieri si è congratulato su Instagram con i suoi giocatori) o lasciando che il contratto resti vivo, pagando regolarmente lo stipendio a fine mese al tecnico. Contemporaneamente, da luglio, l'Inter ne pagherà un altro ad Antonio Conte che varcherà i confini della doppia cifra. I suo ingresso nel mondo nerazzurro dovrebbe essere ufficializzato a giorni. Non è escluso che avvenga prima della finale di Champions League del prossimo weekend che riunirà dirigenti e allenatori da mezza Europa al Wanda Metropolitano a Madrid per assistere a Tottenham-Liverpool.

Alla comitiva nerazzurra presenta in Spagna non resterà che sognare di poterci arrivare, magari proprio sotto la guida di Conte e rafforzata dall'arrivo di chi al Wanda è stato di casa per nove anni. Diego Godin è il primo tassello del rinnovamento, si unirà al nascente progetto a parametro zero per dare mentalità a vincente a un gruppo che anche contro l'Empoli ha mostrato falle sotto tale aspetto. Il resto del mercato è tutto da decifrare. Partirà senza l'handicap di un'esclusione dalla Champions che avrebbe avuto del tragicomico e con una Spada di Damocle in meno rispetto agli ultimi anni, quella del settlement agreement. Niente spese folli, ma Suning investirà per far felice il tecnico. Nel 3-5-2 dovrà esserci spazio almeno per un esterno di corsa e tecnica a destra, sia egli Moses o Danilo, un centrocampista di grande personalità come potrebbe essere l'azzurro Nicolò Barella, ieri in dribbling sul mercato («ci pensa il mio agente», ha detto) ma che non disdegnerebbe l'idea di abbracciare l'amico Nainggolan, più uno o due attaccanti di altissimo livello. L'Inter dell'ultimo biennio ha fatto una fatica tremenda a segnare. La prima stagione dell'era spallettiana ha visto Icardi come finalizzatore quasi unico, nel secondo è venuto meno l'argentino ed è stata notte fonda. Non è escluso che rimanga in gruppo, perché vendere un giocatore dall'ingaggio molto alto, con più di 100 gol alle spalle ma anche una stagione disastrosa appena compiuta e presenze molto ingombranti tra famiglia ed entourage, non è un gioco da ragazzi. Marotta vuole difendere il patrimonio e dall'altro lato provare a monetizzarne l'uscita di scena per regalare a Conte un elemento che possa integrarsi subito con il gioco dell'ex c.t. Il nome di Lukaku è spendibile solo se Icardi troverà realmente una destinazione e se il belga accetterà di spalmare il contratto da quasi 12 milioni di euro l'anno scendendo in maniera pesante a non più di 7.5.

Nelle intenzioni del tecnico c'è spazio anche per la punta di movimento da far girare attorno al centravanti di peso, un giocatore che possa unire i reparti dando una mano in copertura e segnando con buona regolarità. Il profilo designato è quello di Federico Chiesa. Problema: c'è concorrenza e un cambio societario all'orizzonte per la Fiorentina che al momento lascia tutti in attesa. Nessuno è a conoscenza dell'opinione di Rocco Commisso (e di chi ne farà le veci sul piano tecnico) riguardo al giocatore simbolo della squadra.