
Calcio, lo sport nazionale
L’Atalanta si conferma un modello vincente anche sotto il profilo finanziario. La Dea dei Percassi chiuderà per il decimo anno consecutivo con un utile, nonostante le risorse investite per completare il restyling dello stadio di proprietà. Per spiegare la bravura della dirigenza nerazzurra basta vedere come viene rafforzata ogni anno la rosa, inserendo giocatori di valore (la scorsa estate gli azzurri Retegui, Bellanova, Brescianini e Zaniolo, oltre a Samardzic, Kossounou e e Godfrey, poi a gennaio l’altro azzurro Maldini), finanziando i loro acquisti con cessioni mirate, finalizzate a plusvalenze, innescando un circuito virtuoso per cui la squadra diventa ogni anno più forte pur vendendo alcuni giocatori, ma senza indebolire l’organico. Che infatti ha fatto meglio dello scorso anno, passando dal quarto posto con 69 punti al terzo con 74. Così il club bergamasco, secondo i dati illustrati da “Calcio e Finanza“, ha realizzato un fatturato di 270 milioni di euro, aumentando quasi del 40% il risultato positivo rispetto ai 167,4 milioni dello stesso periodo della scorsa stagione e migliorando il record del 2021 di 242,7 milioni di fatturato. Decisivo l’introito Champions che, con il nono posto nel girone unico, ha portato ben 67 milioni nelle casse nerazzurre. E poi ovviamente ci sono state le plusvalenze di mercato, per 85,9 milioni, di cui 44,5 con la cessione alla Juventus Koopmeiners, cui vanno aggiunti i 13 milioni per Okoli al Leicester e i 10 rispettivi per le cessioni di Miranchuk all’Atlanta United e di Cambiaghi al Bologna.
Fabrizio Carcano
Continua a leggere tutte le notizie di sport su