
Rossoneri in dieci per oltre un’ora: autogol ed espulsione, giornataccia per Coubis. Joao Pedro e Delap (doppietta) dilagano, l’unico squillo del Diavolo è di Fofana. .
I numerosi segnali positivi che il Milan ha mostrato durante il precampionato naufragano momentaneamente nell’ultima amichevole al cospetto del Chelsea di Enzo Maresca, campione del Mondo in carica. Nella storica cornice di Stamford Bridge, a sette giorni dal rispettivo inizio di stagione ufficiale, i blues hanno superato i rossoneri per 4-1. Una gara storta e già incanalata dopo sette minuti con il gol di Joao Pedro e l’autorete del giovane e spaesato Coubis, poi anche espulso al 18’ per fallo da ultimo uomo. Un rosso indiscutibile per regolamento, ma forse evitabile durante un’amichevole, che è andato a complicare ulteriormente il difficile pomeriggio del Milan. Nel secondo tempo ecco la doppietta di Delap per il Chelsea e la rete della bandiera del Milan con Fofana, oltre all’esordio di Luka Modric, sempre elegante ma con poca possibilità di illuminare.
Le attenuanti per i rossoneri non mancano. Innanzitutto il Chelsea è una delle squadre più forti d’Europa e il divario tecnico (oltre a quello di spesa sul mercato) rispetto al Diavolo è netto. Poi, soprattutto nel test di ieri, gli inglesi sono scesi in campo con la formazione tipo, mentre Massimiliano Allegri, alla seconda amichevole in due giorni, ha dovuto ruotare gli uomini tra stanchezza e assenze schierando un 3-5-1-1 rimaneggiato. Out Gabbia, Pavlovic, Estupinan, Jimenez, Jashari, Pulisic e Gimenez. Al loro posto alcuni elementi che tra possibili cessioni di mercato (Terracciano e Musah) ed inesperienza a certi livelli (Coubis e Bartesaghi) potrebbero non essere più centrali nel progetto. Allo stesso tempo, a sette giorni dalla prima in Coppa Italia col Bari, alcune problematiche sono apparse evidenti. A partire dalla fragilità difensiva, uscita allo scoperto all’improvviso dopo le precedenti buone prestazioni, mostrata sia sugli esterni che al centro. Tomori è apparso in gran confusione. Il centrocampo titolare (Fofana-Ricci-Musah) ha faticato a contenere la fantasia di Palmer (tre volte vicino al gol) e la dinamicità di Fernandez e Caicedo. E pure Maignan tra i pali ha alternato più bassi che alti. Non mancano però gli aspetti positivi. Dopo l’inizio shock il Milan ha provato a reagire, puntando sulle ripartenze in contropiede guidate con criterio da Loftus-Cheek, Saelemaekers e Leao. Il portoghese, molto ispirato, ha agito come unica punta, in ruolo non suo ma ben interpretato.
"Il peso delle sue prestazioni è cresciuto, ma davanti dobbiamo essere più cattivi. Nessun dramma, è solo calcio d’estate", il commento di Allegri. Tant’è. Tanto che il Diavolo ha comunque cercato con impegno e trovato al 26’ della ripresa il gol: perfetta imbucata di Saelemaekers dalla sinistra per Fofana che di prima batte Sanchez. Il materiale per fare bene c’è, ora servono gli ultimi ma fondamentali accorgimenti tra allenamenti e mercato.
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