C'era una volta il west, in vendita il set cinematografico di Sergio Leone

Il villaggio dei cow boys di Tabernas, nel sud della Spagna, sul mercato per 2,8 milioni

Il villaggio di Tabernas con i turisti

Il villaggio di Tabernas con i turisti

In vendita un pezzo di storia cinematografica, ma potremmo dire semplicemente un pezzo di storia. Parliamo del villaggio western fatto costruire negli anni '60 a Tabernas, località nel sud della Spagna, vicino ad Almeria, provincia desertica dell'Andalusia che deve molta della sua fama proprio alle ambientazioni di "spaghetti western" del secolo scorso. Ancora meta di tanti turisti, quei set oggi sono in molti casi abbandonati a se stessi e in preda al degrado. 

Il villaggio di Tabernas, con saloon, casette colorate e botteghe di legno edificati tra il terreno arido e le rocce appuntite, era stato scelto da registi del calibro di Sergio Leone per ambientare i propri film, su tutti "C'era una volta il western", indimenticabile pellicola del 1968 con Charles Bronson, Henry Fonda e Claudia Cardinale e colonna sonora di Ennio Morricone. Non fu l'unico lungometraggio a base di duelli tra cow boys, fughe a cavallo e interminabili e polverosi silenzi girato nel villaggio di Tabernas che, prima della fine dell'epoca d'oro, ha ospitato ancora qualche set pubblicitario e videclip musicale, oltre a un festival del film western. Oggi sono le immancabili visite di nostalgici turisti a non farlo morire.

Claudia Cardinale
Claudia Cardinale

Non abbastanza, tuttavia, per rendere come una volta. Tant'è che quegli 8 ettari di terreno, che fino agli anni '80 hanno reso denaro senza perdere la loro vocazione cinematografica, sono stati messi in vendita, operazione affidata a un'agenzia immobiliare che ha fissato il prezzo a 2,8 milioni di euro. "Vendiamo un piccolo pezzo della storia di Almería", ha affermato ai media locali José Ruda dell'agenzia immobiliare Grupo Rukasa.

E' passato mezzo secolo dagli antichi fasti ma il tempo qui sembra essersi fermato.  Tant'è che i proprietari si augurano che il sito possa essere ancora utilizzato come set e "non diventi un parco divertimento".