Violenza sessuale, il regista Paul Haggis fermato a Brindisi

Avrebbe costretto una giovane donna a due giorni di rapporti sessuali a Ostuni: "Fate accertamenti il prima possibile, sono totalmente innocente"

Paul Haggis

Paul Haggis

Shock nel mondo del cinema. il regista canadese premio Oscar Paul Haggis è stato sottoposto a fermo oggi a Ostuni, in provincia di Brindisi. Il motivo è un'accusa di violenza sessuale e lesioni personali aggravate. Secondo la Procura salentina, il regista avrebbe costretto una giovane donna straniera a subire rapporti sessuali per due giorni a Ostuni dove partecipa alla kermesse "Allora Fest". Secondo quanto riferito dagli inquirenti, la donna è stata poi accompagnata dal regista all'aeroporto di Brindisi e lasciata lì alle prime luci dell'alba, nonostante le sue precarie condizioni fisiche e psicologiche. "Fate accertamenti il prima possibile, sono totalmente innocente", ha detto il regista attraverso il suo avvocato Michele Laforgia.

Le accuse di violenza sessuale e lesioni personali aggravate non sono le prime del genere arrivate al cineasta canadese. Haggis sta affrontando una causa civile negli Usa, nata dalle accuse formulate nel 2017 dell'addetta stampa Haleigh Breest, che aveva dichiarato di essere stata stuprata dopo una premiere nel 2013. Dal 2018 altre quattro donne si sono fatte avanti affermando di essere state vittime di molestie e aggressioni sessuali da parte del regista. Haggis ha negato tutte le accuse, sostenendo che il rapporto con l'addetta stampa era stato consensuale e ha tentato di citare in causa a sua volta Haleigh Breest (la mozione è stata respinta dal giudice) per diffamazione attraverso false accuse e perché avrebbe tentato di estorcergli 9 milioni di dollari.

Del caso si era tornati a parlare l'anno scorso quando Haggis aveva chiesto al giudice di velocizzare la causa civile, dichiarando di essere vicino alla bancarotta e di non poter coprire le spese legali che sarebbero arrivate a quasi due milioni di dollari. Costi che non sarebbe più in grado di sostenere, secondo quanto dichiarato, per le difficoltà che starebbe incontrando nel trovare ingaggi, proprio per le accuse di violenza. Il cineasta negli ultimi anni è stato spesso al centro delle polemiche, soprattutto per lo scontro con Scientology, di cui è stato membro per 35 anni e che ha abbandonato nel 2009 dopo le posizioni dell'organizzazione religiosa fondata da Ron Hubbard contro i matrimoni gay