ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Olivia Trummer e l'album dei sogni: "Il mio "For You" è per voi"

La cantante pianista tedesca ha presentato il nuovo lavoro

Olivia Trummer

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"Volevo pubblicare questo album da anni, ma per un motivo o per l’altro non trovavo mai il tempo e la concentrazione necessari per concluderlo" spiegava ieri sera la cantante pianista tedesca Olivia Trummer, 36 anni, studi classici a Stoccarda e master in jazz alla Manhattan School of Music di New York, presentando in concerto al Teatro dei Filodrammatici la sua nuova fatrica “For you” accompagnata da Nicola Angelucci alla batteria e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Ospite Fabrizio Bosso alla tromba. "La pandemia mi ha dato il tempo necessario per finire i testi e gli arrangiamenti mancanti. Alcune canzoni, infatti, stavano nel cassetto ormai da quasi un decennio. Questo fa di ‘For you’ un album tanto desiderato quanto importante, visto che segna pure il mio debutto con una major del disco. Ora penso che queste canzoni abbiano grandi ali per volare nel mondo". Perché Milano? "Angelucci l’ho conosciuto nel 2016 in Val di Fassa, in occasione del mio primo concerto italiano, quando chiesi di poter suonare con musicisti di casa invece di portare la mia band. Fra noi si stabilì un’intesa immediata facendone seduta stante il batterista del mio Trio con un legame che ha continuato a crescere nel tempo. È stato Nicola a presentarmi Fabrizio Bosso e Rosario Bonaccorso che, lavorando assieme già da molto tempo, mi hanno tirata dentro le loro alchimie artistiche con un senso di famiglia straordinario". Tre anni fa ha vinto il Baden-Württemberg Jazz Award. "Quel riconoscimento mi ha aperto molte porte, innanzando l’attenzione sulla mia musica da parte della stampa e dei promoter. Per una serie di circostanze ha dato origine pure a quella collaborazione con Fabrizio Bosso che prosegue tuttora. Ma in questi anni di jazzisti italiani ne ho conosciuti molti (figura pure nell’ultimo album di Mario Biondi - ndr)". Cosa le piace del jazz italiano? "I musicisti italiani hanno un meraviglioso senso della tradizione e della melodia che gli consente di mettere un temperamento solare in qualsiasi cosa suonino, coinvolgendo e divertendo il pubblico senza apparente sforzo. Il musicista tedesco a volte sente il bisogno d’intellettualizzare quel che sta suonando, mentre nel musicista italiano, no. Lui suona e basta". Quali sono I suoi riferimenti? "Parlando di musicisti jazz, amo pianisti come Bill Evans, Chick Corea e Hank Jones. Per quanto riguarda l’universo femminile, invece, cantanti che si accompagnano al piano o alla chitarra come Shirley Horne o Joni Mitchell, altra mia grande fonte d’ispirazione. Ma nel novero dei preferiti metterei pure Stevie Wonder, Michael Jackson e Prince. Potendo citare un gruppo, direi gli Steely Dan di Donald Fagen, bravissimi a combinare suoni fantastici con quella punta d’umorismo capace di renderli irresistibili".