L’omaggio per Mia Martini arriva "nell’universo"

Per i 75 anni di Mia Martini si esibiranno al Manzoni Noemi, Salemi, Nina Zilli, The Kolors, Molinari e Bocellli

Mia Martini

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Milano, 24 settembre 2022 -  Tanti auguri Mimì. Il mondo della musica si ritrova stasera tra i velluti del Manzoni per festeggiare quei 75 anni che Mia Martini avrebbe compiuto martedì scorso. Appuntamento fisso del calendario autunnale, lo show organizzato dall’Associazione Minuetto “Mimì Sarà” per traversare quel sole “che splende come un diamante” sulle canzoni della Grande Assente ha trovato in otto edizioni le voci di oltre 120 artisti.

Quest’anno è la volta di Noemi, Silvia Salemi, Nina Zilli, The Kolors, Simona Molinari, Matteo Bocelli, che canterà “Minuetto”, ma anche Klaudia Pepa che danzerà le passioni della stessa “Almeno tu nell’universo”. Al timone dello show Vanessa Grey e una Luisa Corna nella doppia veste di conduttrice e interprete. "Mia Martini è una di quelle artiste che appena la senti ti entrano dentro come un uragano, per sistemarsi meglio dentro al cuore – dice Nina Zilli –. Al Manzoni ho scelto di cantare “Mi dicono“, uno dei suoi primi pezzi, perché da giovanissima l’ho scoperta in questa veste (e voce) inedita. Ricordo ancora che con una delle mie prime band cantavo “Evviva il surf“, sua canzone di quando si faceva ancora chiamare Mimì Bertè". Sulla stessa linea Simona Molinari. "Nelle canzoni di Mia Martini si fa sempre un po’ fatica a capire dove finisce il vissuto e dove inizia l’interpretazione. Ed è questo a renderla unica. Ecco perché i suoi brani meravigliosi in bocca ad altri non sono la stessa cosa di quando li canta lei. Mi sono confrontata più volte col suo repertorio, convincendomi che bisogna avvicinarcisi con lo spirito dell’omaggio, staccandosi completamente da versioni altrimenti inavvicinabili".

«La storia della musica italiana è costellata dalla presenza di voci incredibili e Mia Martini è senza alcun dubbio una delle più importanti, soprattutto per le sue doti interpretative uniche – riconosce Noemi –. Nessuna come lei è riuscita a raccontare l’intima sofferenza delle donne e rimane, ancora oggi, un punto di riferimento per le artiste di ogni generazione".

"È stato papà, cantando in casa i pezzi di Mimì, a farla diventare pure qualcosa di mio – dice Stash di The Kolors –. Il suo modo di raccontare una sensazione, di far vibrare qualcosa dentro chi l’ascolta rappresenta per me il vero emblema dell’ispirazione".

"Mimì era una meravigliosa bambina ferita che ha portato nella sua musica questa sua anima gentile e lesa, un po’ lo specchio dei tanti tipi di donna cantati nelle sue canzoni – ammette Silvia Salemi –. Continuare a cantarla e a ricordarla significa, forse, restituirle un po’ di quel che le è stato tolto in vita".